Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino (1.1875)

IL

SARCOFAGO D'ODILONE
DI MERCCEUR
NEL MUSEO CIVICO DI TORINO

Della celebre abbadia di S. Lorenzo che il fervor reli-
gioso ed un sentimento umanitario avevano fatto sorgere
a mezzo della valle d'Oulx in posizione pittoresca presso
il paese dello stesso nome, santo luogo di devote preghiere
e caritatevole ospizio di pellegrini, il tempo non ha lasciato
sussistere che quasi irreconoscibili avanzi. Della sua potenza
che si stendeva sopra vasti territorii con supremazia vesco-
vile e con signoria feudale, favoreggiata dalle liberalità dei
vescovi di Torino e d'Embrun, dai conti d'Albon, dai Del-
fini, dai re di Francia, dai conti di Savoia, dai marchesi
di Saluzzo e da parecchi altri potenti baroni, non rimane
più nulla, e dei suoi grandiosi edifizi che ospitarono principi
e papi non resta più altro vestigio che qualche casamento
da fattoria in cui l'abbadìa stessa fu convertita.
Il solo monumento scampato ad attestare la sua antica
grandezza sono i resti di una tomba rimasta abbandonata
in un orto e ridotta all'umile ufficio di abbeveratoio. Essa
consiste in un sarcofago che è uno dei più recenti acquisti del
nostro Museo Civico al quale pervenne per generoso dono
dei signori Molina che n'erano proprietari, completato dal
Canonico Guiguet, il quale ne possedeva i pezzi staccatisi,
da lui diligentemente conservati.
Il lettore ne può vedere il disegno nella tavola qui unita,
in cui il monumento è ritratto prima per intiero visto per