I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO
99
Divtini carceris angvstias
Lavdabili et gloriosa morte
Nvnqvam famae moritvrvs evasit
Macai vii] ivnii anno mdccx
Felix Emanvel marchio de Tovrnon frater
Regiae Celsitvdinis Sabavdiae nobilivm excvbiarvm praefectvs
A ... (m)oris ac doloris svi monvmentvm posvit
Anno MDccxij
Sotto il monumento evvi ancora una tavola di bronzo
dorato, che reca l'intiero breve, con cui Clemente XI nel
concistoro del 14 ottobre 1711 faceva l'elogio del defunto car-
dinale, e che per la natura di questo lavoro ometto.
La raccolta della biblioteca palatina ci dà pure quest'altra
epigrafe, che indica esistente allora avanti la cappella di
S. Lorenzo.
Essa risguarda Ludovico Nicolis, conte di Robilant e con-
signor di Ceaglio, luogotenente e commissario generale d'ar-
tiglieria, famiglia che di Varallo venuta a Torino sul cader
del secolo XVI, ebbe tomba in questa chiesa, e per ragione
di uffizi aulici si fece un nome.
Hic iacet Lvdovicvs Nicolis
Comes de Rvbilant condominvs
Cerialdi locvmtenens
Generalis tormentorvm bellicorvm
Svae Regiae celsitvdinis
Obiit die 15 mensis ivlii
mdcc
Accennerò ora a due iscrizioni trascritte nella raccolta più
volte menzionata, pubblicatasi a' suoi dì dallo Scradero (1),
e che riguardano la famiglia Pipino di Racconigi, che il
28 gennaio del 1570 veniva investita, nella persona del no-
bile Antonio e de'suoi figli Domenico e Bartolomeo, della
(1) Monumentorum Italiae, quae hoc nostro saeculo, et a christianis
posita sunt, libri quataor editi a Laurentio Schradero Halberstadieni
Sassone. — Helmaestadii mdxcii.
99
Divtini carceris angvstias
Lavdabili et gloriosa morte
Nvnqvam famae moritvrvs evasit
Macai vii] ivnii anno mdccx
Felix Emanvel marchio de Tovrnon frater
Regiae Celsitvdinis Sabavdiae nobilivm excvbiarvm praefectvs
A ... (m)oris ac doloris svi monvmentvm posvit
Anno MDccxij
Sotto il monumento evvi ancora una tavola di bronzo
dorato, che reca l'intiero breve, con cui Clemente XI nel
concistoro del 14 ottobre 1711 faceva l'elogio del defunto car-
dinale, e che per la natura di questo lavoro ometto.
La raccolta della biblioteca palatina ci dà pure quest'altra
epigrafe, che indica esistente allora avanti la cappella di
S. Lorenzo.
Essa risguarda Ludovico Nicolis, conte di Robilant e con-
signor di Ceaglio, luogotenente e commissario generale d'ar-
tiglieria, famiglia che di Varallo venuta a Torino sul cader
del secolo XVI, ebbe tomba in questa chiesa, e per ragione
di uffizi aulici si fece un nome.
Hic iacet Lvdovicvs Nicolis
Comes de Rvbilant condominvs
Cerialdi locvmtenens
Generalis tormentorvm bellicorvm
Svae Regiae celsitvdinis
Obiit die 15 mensis ivlii
mdcc
Accennerò ora a due iscrizioni trascritte nella raccolta più
volte menzionata, pubblicatasi a' suoi dì dallo Scradero (1),
e che riguardano la famiglia Pipino di Racconigi, che il
28 gennaio del 1570 veniva investita, nella persona del no-
bile Antonio e de'suoi figli Domenico e Bartolomeo, della
(1) Monumentorum Italiae, quae hoc nostro saeculo, et a christianis
posita sunt, libri quataor editi a Laurentio Schradero Halberstadieni
Sassone. — Helmaestadii mdxcii.