ARTISTI SUBALPINI IN ROMA
'75
David. Li tengo tutti per galantuomini; ma il Clerici ora lo
tengo per quello eh' è.
« Andai una volta col Carles ed il Timar, a trovar in
carcere il Clerici per consigliar a restituire i libri e far la
pace con Timar suo avversare Questi non mi pagò nulla
per dir la uerità » (1).
Il Clerici era di pelame nero, di statura giusta. Pare che
siasi appropriato il volume in discorso, che forse poi restituì,
non essendovi ulteriore sèguito.
Ecco un altro pittore savoiardo o nizzardo.
Arbaudo Alessandro savoiardo pittore, essendo stato car-
cerato per aver scagliato pietre nelle gelosie di certa Cate-
rina Cagna aquilana, ottiene la libertà, a dì n febbraio 1625,
promettendo sotto pena dell'esilio di non più dar noia alla
suddetta ed al suo figlio (2).
Al Carosio accennato precedentemente si aggiungano
queste nuove notizie.
« 20 giugno 1628.
« Nicolao Bizesi pittore, abitante dirimpetto aìl'Hospitium
Bergamaschum vicino a S. Carlo al Corso, si querela
« contro Gian Antonio Carosio pittore abitante al Leoncino.
— « Domenica a sera stando io a ragionare con certi gen-
tilhuomini, cioè con il cav. Francesco Fosca un prete vicino
all'osteria del Gambero, venne il querelato e mi ingiuriò con
molte parole infami, invitandomi- a pigliar la spada. Ne do
querela affinchè sia castigato secondo prescrive la bolla Ales-
sandrina.
« Il Fosca attestò dicendo che venne con altro pittore che
è genovese e che conosco benissimo » (3).
(1) Liber constitutorum 1622 dai gennaio dicembre non numerato.
(2) Liber actorum 1625-6, fol. 295.
(3) Liber investigationum 1628, fol. 117.
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David. Li tengo tutti per galantuomini; ma il Clerici ora lo
tengo per quello eh' è.
« Andai una volta col Carles ed il Timar, a trovar in
carcere il Clerici per consigliar a restituire i libri e far la
pace con Timar suo avversare Questi non mi pagò nulla
per dir la uerità » (1).
Il Clerici era di pelame nero, di statura giusta. Pare che
siasi appropriato il volume in discorso, che forse poi restituì,
non essendovi ulteriore sèguito.
Ecco un altro pittore savoiardo o nizzardo.
Arbaudo Alessandro savoiardo pittore, essendo stato car-
cerato per aver scagliato pietre nelle gelosie di certa Cate-
rina Cagna aquilana, ottiene la libertà, a dì n febbraio 1625,
promettendo sotto pena dell'esilio di non più dar noia alla
suddetta ed al suo figlio (2).
Al Carosio accennato precedentemente si aggiungano
queste nuove notizie.
« 20 giugno 1628.
« Nicolao Bizesi pittore, abitante dirimpetto aìl'Hospitium
Bergamaschum vicino a S. Carlo al Corso, si querela
« contro Gian Antonio Carosio pittore abitante al Leoncino.
— « Domenica a sera stando io a ragionare con certi gen-
tilhuomini, cioè con il cav. Francesco Fosca un prete vicino
all'osteria del Gambero, venne il querelato e mi ingiuriò con
molte parole infami, invitandomi- a pigliar la spada. Ne do
querela affinchè sia castigato secondo prescrive la bolla Ales-
sandrina.
« Il Fosca attestò dicendo che venne con altro pittore che
è genovese e che conosco benissimo » (3).
(1) Liber constitutorum 1622 dai gennaio dicembre non numerato.
(2) Liber actorum 1625-6, fol. 295.
(3) Liber investigationum 1628, fol. 117.