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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 4.1883

DOI article:
Caire, Pietro: Scoperte nel novarese
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https://doi.org/10.11588/diglit.11586#0321

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SCOPERTE NEL NOVARESE

315

La lancia presenta una lunghezza totale di 37 centimetri,
la sola lama ne misura 22, la larghezza del suo ventre 5.
È molto arruginita, lo scramasax non lo vidi, ma mi fu
descritto.

La croce è di una lamina d'oro assai sottile , di forma
greca, a lati pressoché eguali; le due branche più lunghe
misurano mm. 84, le più brevi mm. 78 da un'estremità
all'altra; e la si vede tutta lavorata come ad arabeschi, ed
è stampata corrispondendo perfettamente da una parte l'in-
cavo dell'opposta in rilievo, li del peso preciso di grammi
5,50, conservazione che si direbbe a fior di conio. E croce
così detta longobarda.

Nella Tav. Ili, fìg. 16, 17, 18,19 della stupenda Monografia-
memoria dei signori Calandra, vedonsi riportate quattro di
simili croci di grandezza varia trovate a Testona e ripro-
dotte a metà del vero, e la più grande misura da un lato
all'altro mm. 28, laddove la mia nelle braccia più brevi
offre mm. 78.

In detta Memoria nulla dicono, parlando delle croci, se
non che « sono di lastra d'oro, di forma e dimensioni tutte
« differenti, bucate alla estremità e già unite sui petti ».

Ma perchè queste croci in tali necropoli? Erano certa-
mente di popoli che già professavano la religione di Cristo.
Ma a chi appartenevano ? Erano certamente distintivi di
gradi, e lo osservare di varie dimensioni e forma, accenna
certamente ai varii gradi nella milizia andando unite alle
armi. La mia come che larghissima pare appartenesse ad
uno insignito di più alto grado.

« Di armi barbariche, mi si scrive da un Signore dotto
« archeologo cui ho comunicata la mia scoperta, se ne tro-
« varono, oltre quelle di Testona, nel Biellese, nei dintorni
« di Crescentino e in altri punti del Vercellese, e se ne
 
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