Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino (4.1883)

ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI

Nell'interno della chiesa, sul suolo, e nel sito dove la tra-
dizione raccolse e tramandò essere avvenuto il prodigio di
cui sovra, leggesi su lastra di marmo.

Hic divini Corporis avector
Ivmentvm procvbvit
Hic sacra se se hostia sarcinis emancipata
In avras extvlit
Hic svpplices in Tavrinensivm manvs
Clemens descendit
Hic ergo sanctvm prodigio loevm
Memor svpplex pronvs
Venerare avt verere
Die VI ivnii anno Domini MCCCCLIII.

Per la cappella di S. Giuseppe il P. Giuglaris aveva scritto
questa :

Civitas Tavrinensis
Evmdem dvm moreretvr experta patronvm
Qvam Christvs dvm viveret patrem
Sopita peste voti rea
Sacellvm hoc posvit.

Dopo ristauri fatti a quell'altare fu sostituita quest'altra:

Divo Josepho
Quod pestem amoverit
Civitas vovit
Anno MDCXXXI
Vt semper avertat
Civitas exornabat
Anno MDCCXXI.

Omettendo d'inserire le molte epigrafi che sono proverbi
scritturali che leggonsi nella sagrestia, riferisco le altre esi-
stenti nel camerino delle abluzioni presso la medesima.

1.

Michael Rochati ad expiandas fidelivm animas
Qvotidianam missam DD. Decvrionvm pietati
Commendatam institvit MDCLV1I.