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https://doi.org/10.11588/diglit.4977#0078
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supposizione viene confermata, ci pare, dal rilievo n. 9, ove la scala è
connessa a Capaneo in modo quasi direi attributivo. Dall'altro lato i
nostri artefici conoscevano delle rappresentanze della scalata di Capaneo
(lo dimostra il rilievo n. 6), e siccome mancava loro una cognizione
chiara e precisa del mito, così vennero a combinare i due modelli e
fecero salire la scala a Capaneo con il corpo di Melanippo in ispalla,
come lo vediamo ne'rilievi n. 7 e 8. Il Caronte e la Furia, che scaglia
il sasso contro Capaneo, sono aggiunte secondo il gusto dell'arte etrusca.
CAP. XI.
1,A FINE DI ANFÌARAO.
Quest'episodio, che nel rilievo chiusino tav. XXIV n. 8 vedemmo
unito all'assalto della città di Tebe, si trova rappresentato separatamente
sopra quattro urne volterrane.
XXV, 1. Museo di Volterra 188; Gori Mus. etr. Ili, 12; Inghi-
rami Man. etr. I, 8k = Overbeck VI, 8 ; 1. 0,ol ; tufo. La quadriga di
Anfìarao, rivolta verso ci., sta per entrar nella voragine, dalla quale
emerge una Furia alata, che nella sin. regge una lunga face accesa e con
la d. afferra la briglia di uno de'cavalli per tirarli seco abbasso. Nel carro
si vede Anfìarao imberbe, pienamente armato, che rivolge la testa
indietro (senza dubbio verso il persecutore non rappresenlato nel nostro
rilievo) tenendosi con la d. al manico d. dell'antyx. Accanto gli sta (nel
fondo) il suo auriga, Batone, il quale si china avanti e protende am-
bedue le braccia, sia per eccitare vieppiù la rapida corsa de'cavalli, sia
per distorli dalla voragine. Un guerriero pienamente armato, imberbe
esso pure, sta appresso al carro, che egli indica col dito mentre rivolge
la testa indietro - figura mal concepita, il cui significato non è chiaro
e forse non Io era neppure a chi la fece.
«XV, «. Museo di Volterra 185; 1. 0,90. Rilievo logoro in più
parti, segnatamente nelle teste. La maggior parte del rilievo è occupato
da una quadriga che in rapida corsa muove verso d. Un uomo barbato,
(Periklymenos), munito della clamide ed armato di elmo, scudo e spada,
sta (concetto impossibile) col piede sin. nel carro, mentre il d. riposa
supposizione viene confermata, ci pare, dal rilievo n. 9, ove la scala è
connessa a Capaneo in modo quasi direi attributivo. Dall'altro lato i
nostri artefici conoscevano delle rappresentanze della scalata di Capaneo
(lo dimostra il rilievo n. 6), e siccome mancava loro una cognizione
chiara e precisa del mito, così vennero a combinare i due modelli e
fecero salire la scala a Capaneo con il corpo di Melanippo in ispalla,
come lo vediamo ne'rilievi n. 7 e 8. Il Caronte e la Furia, che scaglia
il sasso contro Capaneo, sono aggiunte secondo il gusto dell'arte etrusca.
CAP. XI.
1,A FINE DI ANFÌARAO.
Quest'episodio, che nel rilievo chiusino tav. XXIV n. 8 vedemmo
unito all'assalto della città di Tebe, si trova rappresentato separatamente
sopra quattro urne volterrane.
XXV, 1. Museo di Volterra 188; Gori Mus. etr. Ili, 12; Inghi-
rami Man. etr. I, 8k = Overbeck VI, 8 ; 1. 0,ol ; tufo. La quadriga di
Anfìarao, rivolta verso ci., sta per entrar nella voragine, dalla quale
emerge una Furia alata, che nella sin. regge una lunga face accesa e con
la d. afferra la briglia di uno de'cavalli per tirarli seco abbasso. Nel carro
si vede Anfìarao imberbe, pienamente armato, che rivolge la testa
indietro (senza dubbio verso il persecutore non rappresenlato nel nostro
rilievo) tenendosi con la d. al manico d. dell'antyx. Accanto gli sta (nel
fondo) il suo auriga, Batone, il quale si china avanti e protende am-
bedue le braccia, sia per eccitare vieppiù la rapida corsa de'cavalli, sia
per distorli dalla voragine. Un guerriero pienamente armato, imberbe
esso pure, sta appresso al carro, che egli indica col dito mentre rivolge
la testa indietro - figura mal concepita, il cui significato non è chiaro
e forse non Io era neppure a chi la fece.
«XV, «. Museo di Volterra 185; 1. 0,90. Rilievo logoro in più
parti, segnatamente nelle teste. La maggior parte del rilievo è occupato
da una quadriga che in rapida corsa muove verso d. Un uomo barbato,
(Periklymenos), munito della clamide ed armato di elmo, scudo e spada,
sta (concetto impossibile) col piede sin. nel carro, mentre il d. riposa