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di ravvisare sopra una serie di rilievi etruschi, secondo Apollodoro 3*7,8
era posteriore alla guerra, mentre alcuni autori (v. Asclepiade presso lo
scoliasta ad Od. XI v. 326) lo facevano precedere a quella. Col ci). Welcker
(Ep. Cycl. II p. 391. W)5) pare probabile anche a noi, che questa fosse
la versione più antica e che il matricidio fosse già raccontato nell'epopea
« gli Epigoni ».L'« Alkmeonis » che le faceva seguito, probabilmente
riferivasi soltanto a quel racconto più esteso. Le ulteriori vicende di
Alcmeone, di cui trattava quest' epopea, non sono state rappresentate
sopra urne etrusche, ne in genere - cosi pare - dall'arte antica.

CAP. XII.

IL MATRICIDIO DI ALCMEONE.

I cinque rilievi, tutti di urne volterrane, che crediamo di poter
rivendicare a questo soggetto, si dividono in due gruppi, differenti l'uno
dall'altro in una particolarità della composizione.

XXVI, 1. Museo di Cortona; Gori Mus. etr. Ili, 11; 1. 0,fr8; ala-
bastro volterrano. Sopra il margine del coperchio si legge l'iscrizione :
&ana . lavtnei : vd. Fabretti C. i. i. n. 1031. Gloss. it. p. 1036. Un uomo
imberbe, vestito di tunica e col capo avvolto nella clamide, si è avvici-
nato rapidamente ad una donna, che giace sopra un letto vestita, con
una specie di cuffia sul capo e coperta di un panno. Ponendo il pie sin.
sopra lo sgabello, che sta accanto al letto, egli con la sin. afferra la donna
ne' capelli e sta per trapassarla con la spada che brandisce nella d. Essa,
destatasi dal sonno, cosi pare, per l'improvviso assalto dell' uccisore, si è
rizzata nel letto e con la d. cerca di rimuovere il di lui braccio sin.,
mentre la sua destra, ora mancante, era stesa in atto supplichevole. Un
altro gruppo di due figure occupa la metà sin. della rappresentanza. Un
uomo imberbe, vestito di tunica e manto, con la spada sguainata nella d.,
che è accorso dalla sin., è caduto sopra il ginocchio d. Un altro uomo, ora
mancante della testa, pure tunicato, il cui manto svolazza al vento, lo ha
raggiunto e lo tiene giù afferrandolo pe'capelli, mentre nella d. brandisce
una spada per ucciderlo. Egli è evidentemente un compagno dell' ucci-
sore della donna; l'altro in terra, come risulta dall'espressione ansiosa

io
 
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