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-( 100 )-
sonno de' custodi sia stato reso più profondo del solito dal vino sommi-
nistrato astutamente dai Dioscuri stessi o da un loro partigiano.

La particolarità più importante però sta nel contegno delle Leu-
cippidi. Esse non fanno in alcun modo quella resistenza, che si osserva
più o meno in tutte le altre rappresentanze del mito tanto greche quanto
romane (x), ma si lasciano portar via tranquillamente, e con una certa fa-
miliarità amorosa si tengono forti alle spalle dei Dioscuri, coi quali sem-
brano perfettamente d'accordo. Si noti finalmente, quanto bene corri-
sponda con questo contegno l'opinione del Bursian da noi approvata,
che cioè la dea stessa del tempio, Diana, secondi, e diremo, abbia or-
dinato il rapimento.

Ad ogni modo ci par certo che queste rappresentanze dipendano
da una fonte letteraria per noi perduta, nella quale la tradizione volgare
del mito era essenzialmente modificata. Se in quella fonte col ratto delle
Leucippidi fosse o no connessa la rissa tra i Dioscuri e gli Afareidi (Ida
e Linceo), i promessi sposi delle vergini, secondo alcuni autori antichi,
non risulta dai nostri rilievi. Ad ogni modo la colonna col vaso del n. 3
non ha che fare (come già vide il Bursian) con la tomba di Afareo, ma
appartiene semplicemente alla decorazione del santuario, come provano
numerosi riscontri sopra rilievi di urne etrusche (vd. voi. I. tav. LXII, 30;
LXXVIII, 6, 7; LXXIX, 1; voi. II tav. LUI, 2 ; LIV, 3, h; LXXVIII, 7;
LXXXII, 2; LXXXV1, di).

GAP. XVII.

POLLUCE ED AMICO.

Teocrito nell'idillio XXII, che è un inno ai Dioscuri, racconta due
imprese, in ciascuna delle quali uno de'fratelli ha la prima parte: il ratto
delle Leucippidi, che torna principalmente in onore di Castore, e la vit-
toria di Polluce sopra Amico, episodio de'più famosi della favola degli
Argonauti, che fra gli altri è raccontato estesamente anche nelle Argo-
nautica di Apollonio Rodio. Amico, re de'Bebrici in Bitinia, figlio di
Nettuno, era un pugillatore invitto dal corpo gigantesco, che forzava tutti

(!) Vd. Gerhard Akadem. Abh. I p. 177 sgg.; Bur- Heroon von GjSlbaschi - Trysa, Wien 1889, tav. XVI.
sian Archàol. Zeit. 1852 p. 433 sgg. ; Benndorf Das
 
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