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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 3.1893 (1894)

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Comparetti, Domenico: Gortyna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9300#0019
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GORTYNA

Tutte lo iscrizioni arcaiche di Gortyna, fin qui venute
a luce, salvo pochissime eccezioni, provengono da due
edifìzi di quell'antica città; uno, che fu scoperto per primo,
è costituito da un muro circolare a cui fa capo esterior-
mente qualche muro rettilineo ; lo chiamiamo Teatro
romano, perchè questa rotonda, di cui non possiamo de-
finire la primitiva destinazione, ai tempi imperiali fu ri-
dotta ad uso di teatro; tutte le pietre iscritte però tro-
vate in quei muri provengono da costruzioni assai più
antiche, le quali trovandosi in rovina quando quei muri
furono edificati, fornirono per questi materiale da fab-
brica ; l'altro edificio, scoperto poi, è il Pythion o tempio
d'Apollo Pythio, e propriamente l'antichissima cella di
quel tempio, dal quale prendeva il nome il quartiere cen-
trale della città.

Le varietà della scrittura, delle quali ragioneremo nelle
osservazioni conchiusive dopo la silloge di queste iscri-
zioni gortynie, conducono a distinguere chiaramente in
esse tre epoche ben diverse e successive: nella prima

troviamo un antichissimo alfabeto locale con più segni
propri e caratteristici; nella seconda troviamo tuttavia
l'alfabeto locale, ma modificato, anzi deliberatamente ri-
formato ; nella terza vediamo abbandonato affatto l'alfa-
beto locale e adottato il comune alfabeto jonico, ma non
ancora introdotto l'omega e serbato tuttora l'uso dello
scrivere bustrofedico.

La prima epoca è unicamente esemplata nelle iscri-
zioni del Pythion, le quali per la massima parte appar-
tengono ad essa, solo alcune poche alla seconda. Questa
seconda è largamente esemplata nelle iscrizioni del Teatro
romano, dello quali la massima e molte altre minori ad
essa appartengono, solo alcune poche alla terza, che per
ora è unicamente esemplata in questi pochi avanzi.

Di qui emerge naturalmente l'ordinamento di tutte
queste iscrizioni secondo l'epoca e il luogo di prove-
nienza; prima lo iscrizioni della prima epoca e della se-
conda trovate nel Pythion, poi quelle della seconda e
della terza trovate nel Teatro romano.

IL TEMPIO DI APOLLO PYTHIO

Fra i villaggi di Hagiusdeka e Mitropolis, sul
suolo dell'antica Gortyna, a circa un chilometro
dall'acropoli, verso S-E, si vede una piccola ele-
vazione del terreno formata dalle rovine di un
edificio rotondo di epoca romana, di ignota desti-
nazione, già descritto accuratamente dal Pococke
{Descr. ofthe East, p. 252-254) e dallo Spratt {Tra-
vels and Researches in Crete II, p. 33) e segnato
nel piano fatto da craest' ultimo (ibid. 8) colla sem-
plice denominazione di Brick ruin. Questa loca-
lità dalla quale si domina come da un centro

buona parte delle costruzioni romane che sorgono
tutt'all'intorno, si chiama 3g tgì) BCyXmg ed è di-
visa in alcune piccole proprietà disseminate da
ruderi e per lo più coltivate a cereali, che vanno
estendendosi dalla parte d'oriente fin presso gli
avanzi della basilica, conosciuta comunemente
sotto il nomo di pretorio.

In uno di questi terreni, oggi appartenente ad un
italiano che lo fece acquistare per suo conto perchè
potessero liberamente eseguirsi gli scavi, furono
parzialmente nel 1885, completamente nel 1887

Iscrizioni arcaiche Cretesi.
 
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