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DI UN BRONZETTO ARCAICO DELL'ACROPOLI DI ATENE
E DI UNA CLASSE DI TRIPODI DI TIPO GRECO-ORIENTALE

I.

IL BRONZETTO DELL'ACROPOLI

Sullo scorcio della dimora da me fatta in Atene
nell'anno 1893, rivedendo la collezione dei bronzi del-
l'Acropoli, giusto allora trasportati e messi in novella
mostra in una delle sale del Museo Nazionale, la mia
attenzione fu in modo particolare richiamata dal fram-
mento, che si vede ritratto in dimensioni un po' minori
dell' originale tanto qui sopra e alla p. 375 da disegni,
quanto in fototipia alla tavola IX, n. 1 ('). È questa in-

(') N. d'inventario 6511. L'altezza totale è di m. 0,15, della
figura barbata, ch'ò la più alta, m. 0,086.1 disegni della prima ed
ultima vignetta sono dovuti all'abile mano del sig. E. Gillieron;
la rappresentazione alla tav. IX e tratta da una mia fotografia.
Del permesso della pubblicazione sono obbligato all'Eforo ge-
nerale sig. P. Kavvadias, e vari favori debbo anche alla cor-
tesia dei sigg. dott. P. Hartwig ed A. G. Bather. Il frammento
fu rinvenuto insieme con tanti altri bronzi arcaici negli scavi
fatti sull'Acropoli negli anni 1885 e segg., ma nessuna indi-

fatti la prima volta ('), che, tra i tanti oggetti cavati dal
suolo ellenico, se ne presenta uno, che ha tutte le appa-
renze di un lavoro etrusco, in guisa da far credere che
abbia fatto parte di un utensile importatovi dall' Italia.
E chiaro senz' altro ch'esso è un pezzo di un tripode
dello stesso tipo di quelli, che in buon numero usci-

cazione precisa ho potuto avere intorno alle circostanze di
trovamento. Una nuova revisione del medesimo ho avuto occa-
sione di fare nel corso della stampa della presente Memoria,
il cui primo capitolo insieme colle principali conclusioni fu da
me letto in un' adunanza dell' Istituto archeologico germanico
in Roma (cf. Róm. Mitth. des Inst., 1895, p. 95, Sitzungspro-
tocolle, 11. Jan.). Nel pubblicare questo mio lavoro ricordo con
particolare gratitudine il mio maestro sig. prof. E. Loewy, che
coi suoi consigli me ne ha facilitata la preparazione.

(') È vero che anche il Sileno presso Carapanos, Dodone,
tav. IX, ed in Gazette arch., 1877, tav. XX (cf. ivi, p. 124segg.,
De Witte), tanto dal Brunii, Ausgr. d. Certosa, p. 5, quanto da
 
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