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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 1,1): Testo — Rom, 1929

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https://doi.org/10.11588/diglit.1341#0041
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§ I. - Monumenti certi della catechesi di s. Filippo

CAPO III.

LA CATECHESI DI S. FILIPPO DIACONO.

Nei primi secoli della Chiesa molti differivano il batte-
simo sino al Ietto di morte o a qualche grave malattia, per
presentarsi senza peccato al diviri Giudice, chiamati perciò
clinici, grabafarti. Onde ii grande- numero d'iscrizioni di neo-
fiti, ueofite '.

A taluni per altro, prevenuti dalla morte, non venne fatto
eli ricevere il battesimo, di percipere, accipere (gratiam), per
dirla col termine tecnico. Abbiamo iscrizioni di catecumeni e
di andientes ', espressioni che già presso Tertulliano hanno il
medesimo significato3.

L'abuso sempre crescente di differire il battesimo do-
vette richiamare di buon'ora l'attenzione dei dottori della
Chiesa sulla catechesi impartita da s. Filippo diacono all'» eu-
nuco >• della regina Candace, il quale, appena istruito nelle
principali verità della fede cristiana, si affrettò a chiedere di
essere battezzato. Di questa scena, fino a pochi anni fa sco-
nosciuta agli archeologi, io supposi l'esistenza e la cercai
dappertutto, ma soltanto nel 1921 ne riconobbi, nel magaz-
zino del Museo delle Terme, il primo esempio '.

La scoperta fu seguita da altre. Trovai, a Roma, alcuni
esempi pressoché intieri e perciò sicuri, altri, ridotti a piccoli
frammenti e perciò più o meno incerti. Tre importanti, dei
Musei di Napoli, di Torino e del Louvre1', mi furono gentil-
mente segnalati dal collega G. Rodenwaldt, incaricato della
pubblicazione dei sarcofagi classici, cominciata dal Robert.
Egli mi cedette cotesto materiale illustrativo, raccolto per il
Corpus, quando, in seguito alla mia costatazione della cate-
chesi, si persuase che le sculture menzionate non sono pagane,
come si credeva, ma cristiane. L'errore, più che scusabile, fu
cagionato dalla grande affinità della catechesi colla scena del
viaggio all'altro mondo, spesso rappresentata sui monumenti
pagani romani e quasi sempre, come la catechesi, su coperchi
di sarcofagi. Di più, ambedue le scene muovono ordinaria-
mente da sinistra a destra. Quindi nessuna meraviglia se
furono scambiate dagli archeologi.

Benché la rassomiglianza delle due scene fosse inevitabile,
essendo prese dalla vita reale, pur tuttavia alcuni particolari
rendono manifesto che gli artisti cristiani, nel comporre la
catechesi, hanno messo a profitto la scena dell'ultimo viaggio",
come prima di loro gli artisti romani pagani presero questa
scena dall'arte etrusca.

1 Cfr. Bottam, li. S., I, 37; Le Bi.ant, Imcript. chrit., I, n. 355, p- 476
segg.; II, p. i.mn.

'■' Tre iscrizioni il! catecumeni nel MtUtO Inter.. IX, 39-31; una audiens
in Gori, I, ìì8 = SlLvACNl, I, n. Ì759; SOZOMENETI ALVMNAE AVD1ENTI
PATRONVS FIDELIS.

" De praescr., 41: 2, 6S; De paenìt., 6: Migne. P, /.., 1. 1347 segg.;
S. Cvfu., t'p. iS, 2: Maktel, 524. Cfr. Funk, Die Katechumenatsklassen des
diritti. Alter!., in Tlieol. Quiirtatsclir., Tiibingen, 1883, 41-77.

La conversione dell'" eunuco », dovuta a s. Filippo dia-
cono, è uno dei fatti più idillici raccontati nella Storia sacra \
L'« eunuco », ossia impiegato presso la regina Candace di
Etiopia, aveva l'alto ufficio di ministro del tesoro e, come tale,
una grande autorità, «vir potens ». Non era più pagano, ma
apparteneva ai » timentes Deum », credeva cioè nel Dio unico
d'Israele. Ogni anno faceva il suo viaggio da Gaza a Gerusa-
lemme per pregare nel Tempio e deporvi l'elemosina. Viag-
giava, naturalmente, da gran signore, con tutti i comodi, in
una carrozza a due o più cavalli, guidati da un cocchiere, e
con numerosa servitù, secondo l'usanza del tempo.

L'incontro con Filippo diacono, che era discepolo degli
apostoli, accadde appunto in un viaggio di ritorno da Geru-
salemme, durante il quale il ministro andava leggendo ad alta
voce il profeta Isaia: a Et revertebatur sedens super currum
suum, legensque Isaiam prophetam ». Filippo, spinto dallo
Spirito Santo, gli s'accostò chiedendogli se capiva quel che
leggeva. » Come posso comprendere, se nessuno me ne spiega
il senso? », rispose il ministro, e pregò Filippo di sedergli
accanto, » ut ascenderei et sederei secum ». Questo è il
momento scelto dallo scultore, il quale mostra i due perso-
naggi seduti in cumi, l'uno accanto all'altro. Ne! l'illustra re
i singoli monumenti, tratteremo prima quelli che sono ceni,
poi quelli su cui la catechesi non è che probabile o soltanto
possibile.

§ I.-Monumenti certi della catechesi di s. Filippo.

La più antica, la più importante scultura è proprio quella
che trovai per prima. Con quésta apro dunque la serie.

1. - Metà destra d'un coperchio di sarcofago
nel Museo delle Terme.

Il ministro siede dalla parte dello spettatore (tav. XXI, 4).
Conforme al testo sacro che lo chiama « eunuco », egli è rap-
presentato coi tratti dei delicati, cioè bello, molto giovane, con
capelli lunghi e spartiti nel,mezzo, che gli danno un aspetto
femminile. Tutto raccolto, colle mani posate sul ginocchio,
egli guarda davanti a sé e ascolta attentamente quel che gli
sta dicendo Filippo. Il santo fa un bel contrasto col gentile

1 Vedi il mio articolo: l.n catechesi iti S. Filippo, m Rr.-ista ili archeologia
cristiana tlcìla pontifici.: Comnii'i-ioiii iti archeologia iacra, Roma, 1924,

140 segg.

Tutti i- ire pubblicati come scene di viaggio.

" Vedi il mio articolo: L'ultima viaggio nell'arte sepolcrale classico-romana,
in Rendiconti della Ponti/. Accademia Romana di ardici/., 1925, p. 61-72,
lavv. I1I-V.

' Ad. apost., 8, 26-40.
 
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