Alberti, Leon Battista: I Dieci Libri De L'Architettvra Di Leon Battista De Gli Alberti Fiorentino ...: La commodità, l'utilità, la neceßità, e la dignità di tale opera [...] (Vinegia, 1546)

DE L, A' R ;C H I T E .T, T V R A
l'altro fiottati,per il dritto del muro ; tirando dauno ì
taUroarcbisacendoli foprail uokótCr iluotochc.ui'ri?
narri con paglia ad argilla, mcfcolata e conftanghe kit
tuta ■ ci quiauerràche ìempito de le machine.datari
gitta tenera soslemito,sia.uano.no potrasii cnamdio apri
re // muro , sc non di luogo in luogo fargli in più luoghi
fenescre,che ageuolmente si potranno otturare^ cof non
sarà il muro menfermo.La copia del pomice in Cicilia,*
ualerà. àquefìo che detto habbiamo. Vsano aliroue ilto
so in luogo de targiUx e del pomice. New si nsùti, a co*
tal opera ilgessoMafe ui far a alcuna parte uerfo oss.ro.
uolta,ò da uapori de la notte o]]efa,con pietra la etiope
ré.Giouerà ctiamdiofarc la ripa di suòri de la sossa pii*
alta alquanto che i campi, per che'n tal guisa le balle de
le artigliane le mura de laxittà non toccheranno,mastio
leranno disopra. S'auisaw alcuni quel muro contro le ar
tigliaric efserfermifimoJa cui cromìa sa fatta à denta
lo .'Lodansi le mura di Roma, ne i quali è al mezzo té
corridore per oueftuà intorno, e nel muro alcune ■ape"
ture, per le quali il mal accorto nimico da gli areici'1,
può uenir ferito.Yacciàsi ne le mura ogni cinquata p4l
le toori,che porgano infuori la sronte rottonda, e (ìan°
più che le mura alte .acciò che s'alcuno s" anici na, egli n°
habbia oue cuoprirfì,che non uenga ferito.Per che d m
guifa le torri, i muri e le torre diffenderannofifiambi^
uolmente una l'altra . Lafcierai quella parte deletos^
aperta,che è un- la citi tacciò che sé ui entrasi ilniM1*:
co,quella parte non gli defenda da gli arcieri'.Le corrìcl
à le torri e a le mura fono d'ornamento, e le fauno P"
serme e fide, untando che le appoggiate siale si pofi"0
accosrf'