L I B R O V. 8£
C°U differenza quale uogliamo che su co(ìui,ò che egli
pMnente,e con uolonù de i popoli jìgnoreggi, non più
4 sio prositto .che a la sallite de cittadini fludiando, oue
r° al contrario,che jla de cittadini nimico, ej mal gra*
4° loro gii jìd tir anno,cx^àdo che tutti gli altri edisici/,
& ejja citiamone un tiranno regnatoti debbe ejser come
1utUa,ne laquale congiu&o imperio ò magissrato la re-
P^Ucasìmaneggia.Sia la citta regale per cacciar i ni-
m}ci da l'afjedio,e per dissesa fortisicata.Ma quella del citta del
twtnno à cui sono cosi nimici isuoi,come i ssranicri,dcb tiranno.
e ejsir dentro e fuori contro tali nimici sortificata, per
P°tersi con isuoijoldati dassranieri e da suoi cittadini
Wendere.Habbiamo di sopri sortificato contro ftranie*
*"' k citta,hora in cheguisa contro e suoi dcbbasi sortifì
Citrz>considcriamo. Giudica Euripide la turba ejsereun
*""o auuersario,e che usafrode er inganno inejfiugnabì
le^arra citta d'Egitto populosa in tantoché sé nonne Cdrracit
^orinano woo.al' giorno,ueniuagiudicata sana,fuda ^
PYMentisiimi re con sojse in maniera diuisa,che no una,
%f più piccole citta raccolte insieme parca. Qu,e(lo per
^,0 auiso secero,accio che la commodiù per tutta la cit
<tfìJp'argcJsc. Mane pigliarono cotal profitto, che di
wwi mouimenti non hebbero Jpauento, er i piccoli
"■Wznauano leggiermente .Come ? alcuno d'una smisu-
at4 pietra facejje più imagini piccole e trattabili. No«
a,ldauano Romani alcuno Senatore Consolo in Egitto,
«■ diuideano per i luoghi al gouerno cauallieri. Per tal
*&oneuuolc Arriano che si facesfe,acciò che talepro^
"eia a r inouan le co sé Acconcia, non fujse da un sola
» '-Krnata, Annotarono etiadio niuna citta da la nxtura
m diuifa
C°U differenza quale uogliamo che su co(ìui,ò che egli
pMnente,e con uolonù de i popoli jìgnoreggi, non più
4 sio prositto .che a la sallite de cittadini fludiando, oue
r° al contrario,che jla de cittadini nimico, ej mal gra*
4° loro gii jìd tir anno,cx^àdo che tutti gli altri edisici/,
& ejja citiamone un tiranno regnatoti debbe ejser come
1utUa,ne laquale congiu&o imperio ò magissrato la re-
P^Ucasìmaneggia.Sia la citta regale per cacciar i ni-
m}ci da l'afjedio,e per dissesa fortisicata.Ma quella del citta del
twtnno à cui sono cosi nimici isuoi,come i ssranicri,dcb tiranno.
e ejsir dentro e fuori contro tali nimici sortificata, per
P°tersi con isuoijoldati dassranieri e da suoi cittadini
Wendere.Habbiamo di sopri sortificato contro ftranie*
*"' k citta,hora in cheguisa contro e suoi dcbbasi sortifì
Citrz>considcriamo. Giudica Euripide la turba ejsereun
*""o auuersario,e che usafrode er inganno inejfiugnabì
le^arra citta d'Egitto populosa in tantoché sé nonne Cdrracit
^orinano woo.al' giorno,ueniuagiudicata sana,fuda ^
PYMentisiimi re con sojse in maniera diuisa,che no una,
%f più piccole citta raccolte insieme parca. Qu,e(lo per
^,0 auiso secero,accio che la commodiù per tutta la cit
<tfìJp'argcJsc. Mane pigliarono cotal profitto, che di
wwi mouimenti non hebbero Jpauento, er i piccoli
"■Wznauano leggiermente .Come ? alcuno d'una smisu-
at4 pietra facejje più imagini piccole e trattabili. No«
a,ldauano Romani alcuno Senatore Consolo in Egitto,
«■ diuideano per i luoghi al gouerno cauallieri. Per tal
*&oneuuolc Arriano che si facesfe,acciò che talepro^
"eia a r inouan le co sé Acconcia, non fujse da un sola
» '-Krnata, Annotarono etiadio niuna citta da la nxtura
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