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https://doi.org/10.11588/diglit.1427#0339
> DB i/.A-B/C HI TE T T V R A
mendoche l'entrata, nel tempio siaiUuftre e magnificati
luogo di dentro da camiharc giocondo,e che'l luogo, oùt
èpoiioV.altare ;rendamaeHA\piusoftochebelletta-
Torno à le.aperture deh luce.Dobbiamo arricordarch
che dicemmo altroue ,che le aperture confi&ono di #**
cuo,dei lati e de la soglia disopra.Gli antichi secero ley
ne/ire e le porte quadrotta prima parleremo de lcprt,
tentatigli Architetti lonij, Doriche Corinthij'posero1
làtià le porte più strettc disoprala decima quarta p^*
te,che disotto. becero la soglia disopra grossa qu^i0,
trùouarono nelasommità del lato,e fecero linee ug^
per ornamento in amendue i lati, e le comijsure ftrettifì
me.La corona de la porta, che cuopre la soglia di s0^.
sia alta come li capitelli ne le colonne del portico-^
in queRe parti si comennero ,mane le altre cofesW^
diftéréti.U Dorici diuisero quejì'altezza in dodicif^f
ti, de le quai ne diedero dieci ài'altezza deluacuo^
Vaperturaja quale chiamarono gli antichi lume,à U ^
ghezza cinque,®1 al lato una. Cofi fecero i Dorici- $
gli Ionici diuisero quella prima altezza uguale alar,
mità de i capitelli de le colonne, in parti disnuoueM ,_
quai ne diedero dodici 4 l'altezza del uaeuo,sei àia w f
ghezzajz? al lato una. Corinthij la diuisero in parti "'"^
ti una,de le quai ne diedero sette a la larghezza d»* ".,
cuo,e l'altezza del lume secero due cotanto, w que^c
lato,cioè la piUajìradafu un traue - E sé non mine*'!'
gli lonis fi dilettarono del loro traue ornato di tre fì)c''
' Dorici lasciate [lare le clauicole, eie regole, aggip
nel traue sopra la porta per ornamento la magpoY' ^
te de le antichità de le corone. ti Dorici nonpuor j
mendoche l'entrata, nel tempio siaiUuftre e magnificati
luogo di dentro da camiharc giocondo,e che'l luogo, oùt
èpoiioV.altare ;rendamaeHA\piusoftochebelletta-
Torno à le.aperture deh luce.Dobbiamo arricordarch
che dicemmo altroue ,che le aperture confi&ono di #**
cuo,dei lati e de la soglia disopra.Gli antichi secero ley
ne/ire e le porte quadrotta prima parleremo de lcprt,
tentatigli Architetti lonij, Doriche Corinthij'posero1
làtià le porte più strettc disoprala decima quarta p^*
te,che disotto. becero la soglia disopra grossa qu^i0,
trùouarono nelasommità del lato,e fecero linee ug^
per ornamento in amendue i lati, e le comijsure ftrettifì
me.La corona de la porta, che cuopre la soglia di s0^.
sia alta come li capitelli ne le colonne del portico-^
in queRe parti si comennero ,mane le altre cofesW^
diftéréti.U Dorici diuisero quejì'altezza in dodicif^f
ti, de le quai ne diedero dieci ài'altezza deluacuo^
Vaperturaja quale chiamarono gli antichi lume,à U ^
ghezza cinque,®1 al lato una. Cofi fecero i Dorici- $
gli Ionici diuisero quella prima altezza uguale alar,
mità de i capitelli de le colonne, in parti disnuoueM ,_
quai ne diedero dodici 4 l'altezza del uaeuo,sei àia w f
ghezzajz? al lato una. Corinthij la diuisero in parti "'"^
ti una,de le quai ne diedero sette a la larghezza d»* ".,
cuo,e l'altezza del lume secero due cotanto, w que^c
lato,cioè la piUajìradafu un traue - E sé non mine*'!'
gli lonis fi dilettarono del loro traue ornato di tre fì)c''
' Dorici lasciate [lare le clauicole, eie regole, aggip
nel traue sopra la porta per ornamento la magpoY' ^
te de le antichità de le corone. ti Dorici nonpuor j