Alberti, Leon Battista: I Dieci Libri De L'Architettvra Di Leon Battista De Gli Alberti Fiorentino ...: La commodità, l'utilità, la neceßità, e la dignità di tale opera [...] (Vinegia, 1546)

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t IB RO Vili. *71
■JiogUintonicaU,luceuano lesldtue, e le dipinture,
ttsouansifaccie di metaMo,ò di marmo artificiosamente
forate, co'l quale ordine quanto quegli huomim saui
%souassèro à la rcpublicag? à li buoni coturni, non mi
Venderò à narrare.SoUmenteragionero di quelle cose,
cl)e sanno 4 noJlropropojìto.Non è da credere che li uià
*"#/ pajsando per la uia Appia,ouero per qualche aU
^f-uia militare & uedendoui sepolcri, pigliajsero gran
Wtttojnìrando quefto e quell'altro sepolcro ornatici*.
"torf conoscendo Usaccie de gli huomini iUusìri, e legen
('0 glÌEpitasii t Nonhaueuano eUida. cotanti inditi] di
Wìche memorie copiosa materia di ragionamenti dxlet-
*Uoh3ad alleggerire la satica del camino, & accreseere
'&°ri4 la cittatQjxefcaperb era cosa minima, ma im-
Yr}aupiu ,che conquejlauia si prouedeuaà, lapd-
n" * le f acuita & 4 la uit4-dc cittadini. Narra Appia*
., bìftoriccche per queflo principalmente risiutarono
Pttrìcij la legge Agraria parendogli empietà che li sé
yl,*i de loro maggiori uenissero in altrui mano.Quxn*
&<i>i patrimoni]penstam noi,che per-uenijsero 4 diseé
*n*iper que&a riuerenza di charita e di religionet Bi
o»rf^° v,norn<minto ì le famiglie, ef à la citta ,U
it n-erano mosi a^^tare k commendate uertkdi
j* (^ finalmente come h4trebbono potuto uedere il ni
c° tT4 li sepolcri de li loro auolii Qijal tanto da poco
to lrUtl^e fa&be slato,ilquak non fusse uenuto insubi*
l^*r°reper de sio di uendicare lapatriasE quanto uà*
^parrebbe poéìo ne gli animi loro,la pietà & il dolo
qH "stfei'c routnare quelle antiche memorie;'Sono adii*
4<t commendare li ueóchi,benche non ardiseo biajU
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