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https://doi.org/10.11588/diglit.1427#0484
HB R O X. 2j2
fytcidlmente oue cadurrai l'acqua con un tratto piega*
to,ouero dotte l'Acqua, fi. abbassa,e di nuouo risorge,oue-
ro doue ne le ritorte del riuo le piegature si rifbringono.
Ver che dgeuolmente si romperebbono li doccioni per
l'empito de l'acqua, che preme correndo in gran copia.
G/i huomini Ipcrti uolendoprouedere a queilo pericolo,
usaucLno di porre ne le piegature una pietra tuua pertu-
sita.Uabbiamo uedutoun marmo lungo dodici piedi per
tisato da la parte disopra quxnto è largo un palmole ci '
stoflrano manifefte cogietture,et inditij ejsere siato sixt*
f° con cannone di metallo uoltato co'l torno,e co sabbia,
^per schiuare, che (acqua non rompa li cannoni, n-
arderai il suo corso con piegature liggiere,tn guisa tale,
c&e hora pieghino Àladestrdjiora à lasinistra,horascen
tinojwra motino. Aggiugnerasii 4 quessi,come un serra
$0 e cafletto,acciò che si pò si purgare l'acqua er uede
^ qual luogo sia guaito, il quale ih abbia da rie onci Are.
^on si saccia caftello nel mezzo al corso d'una ualle, ne
°«e l'acqua sia aftretta àseendere molto à basso, ma si
<lebbe mettere, oue di continuo l'acqua corre ugualmen=:
te • Ma douendosi sare un aquedetto per ssagno ò lago,
wafìì con pocajpesa inqueko modo.Viglia traui di ili* Come si
C(>e caua in quelli un solco tanto largo , che ui entrino li conduca
doccioni,li quai ui metterai dentro nel solco, e li impia= acqua
""'ere con calce, sermandoli con [odi chiodi di metallo, per lago,
^ipoi metterai le zattere al drittone giugni quefti traui ò stagno.
co« j'/ capo uno à l'altro, & uniscili in queftaguisa.Ha-
wrai cannoni di piombo di uguale grosstzza à li doccio
nh e lunghi in guisa che ejsendo bisogno li posii piegare,
:°nie ricercherà il luogo. Incuorerai quefti cannoni ne i
doccioni
fytcidlmente oue cadurrai l'acqua con un tratto piega*
to,ouero dotte l'Acqua, fi. abbassa,e di nuouo risorge,oue-
ro doue ne le ritorte del riuo le piegature si rifbringono.
Ver che dgeuolmente si romperebbono li doccioni per
l'empito de l'acqua, che preme correndo in gran copia.
G/i huomini Ipcrti uolendoprouedere a queilo pericolo,
usaucLno di porre ne le piegature una pietra tuua pertu-
sita.Uabbiamo uedutoun marmo lungo dodici piedi per
tisato da la parte disopra quxnto è largo un palmole ci '
stoflrano manifefte cogietture,et inditij ejsere siato sixt*
f° con cannone di metallo uoltato co'l torno,e co sabbia,
^per schiuare, che (acqua non rompa li cannoni, n-
arderai il suo corso con piegature liggiere,tn guisa tale,
c&e hora pieghino Àladestrdjiora à lasinistra,horascen
tinojwra motino. Aggiugnerasii 4 quessi,come un serra
$0 e cafletto,acciò che si pò si purgare l'acqua er uede
^ qual luogo sia guaito, il quale ih abbia da rie onci Are.
^on si saccia caftello nel mezzo al corso d'una ualle, ne
°«e l'acqua sia aftretta àseendere molto à basso, ma si
<lebbe mettere, oue di continuo l'acqua corre ugualmen=:
te • Ma douendosi sare un aquedetto per ssagno ò lago,
wafìì con pocajpesa inqueko modo.Viglia traui di ili* Come si
C(>e caua in quelli un solco tanto largo , che ui entrino li conduca
doccioni,li quai ui metterai dentro nel solco, e li impia= acqua
""'ere con calce, sermandoli con [odi chiodi di metallo, per lago,
^ipoi metterai le zattere al drittone giugni quefti traui ò stagno.
co« j'/ capo uno à l'altro, & uniscili in queftaguisa.Ha-
wrai cannoni di piombo di uguale grosstzza à li doccio
nh e lunghi in guisa che ejsendo bisogno li posii piegare,
:°nie ricercherà il luogo. Incuorerai quefti cannoni ne i
doccioni