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Alberti, Leon Battista; Bartoli, Cosimo [Übers.]
Della architettura, della pittura e della statua — Bologna, 1782

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https://doi.org/10.11588/diglit.1558#0046
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DELLA ARCHITETTURA

t *

& con manco pendio, che ponevano : & si come io ho consìderato ne' loro
edificii, pensarono che quella fusie aliai commoda , la quale filile condotta tal-
mente, che la sua linea che cadelle a piombo dalla sua maggiore altezza, cor-
rilpondesse per la sella parte alla lunghezza della linea che giacelle . Ma loda-
rono il porre gli scaglioni in caffo , & massimo ne' tempii : percioche e' dice-
vano che cosi accaderebbe, che noi metteremo prima innanzi nel tempio il pi£
ritto ; il che pensavano che giovalle alla Religione . Et in quelfo ho io consi-
derato , che i buoni Architettori , non messono mai continuamente in un filo
più che sette, overo nove scaglioni : Credo che imitallero o il numero de' pia-
neti, o de Cieli: Ma alla fine di quefli, over sette, o pur nove, quai si
fu siero scaglioni , consideratissimamente vi posero un piano , accio che chi era
stracco, o debole per la fatica del salire, havesse alquanto di inframmesso da
ripolarse . Et sé per sorte avenilse già mai che nel salire cadelle qualcuno , (la-
velie lpatio dove fermare la foga della caduta , & si potesse rattenere, & riha-
versi. Et io lodo grandemente che le scale sieno speslo interrotte da loro piane-
rottoli , & che le sieno alluminate , & secondo la degnità del luogo ampie, &
spatiole. Ma i gradi delle scale non usarono né più grossi d' un quarto di brac-
cio , né più sottili, che uno sesto : & le lor larghezze non volevano che fulse-
ro manco di uno piede , & mezo , né più d' un braccio. Quanto manco scale
saranno in uno edificio , & quanto manco spatio di elio occuperanno, tanto sa-
ranno più commode . Gli esiti de fumi, & delle acque, bisogna che sieno espe-
diti, & in modo condotti, che e' non vi si multiplichino dentro , non macchi-
no, non ofsendino, & non arrechino pericolo allo edificio. Di qui bisogna col-
locare le gole de cammini lontane da ogni sorte di legnami, acciò non s' accen-
dellero o per alcuna scintilla, o per infiammatione , le travi, o i correnti che
gli fussero apprello . I condotti delle acque , che debbono correre , bisogna con-
ducergli ancora talmente , che e' si mandino via le superflustà , & nello andarse-
ne, né rodendo, né macchiando non faccino lesione alcuna allo edificio. Impe-
roche sé alcuna di quelle cole nocelle, ancora che ella nuoca pochissimo, avie-
re che con lunghezza di tempo, & continuatione del far danno, fa poi nocu-
mento grandiilimo . Et ho considerato che i buoni Architettori hanno ollervato
nel condurre quelle acque , di farle cadere con docrie che sportino infuora , in
lato che chi entra nello edificio , non si bagni. O le raccolsono talmente ne cor-
tili , o ne condotti, che ragunate nelle citerne, sé ne servivano a loro bisogni :
o vero le raccoglievano, & mandavanle a versarsi in alcun luogo , dove le lavas-
sero le immonditie ; acciò che gli occhi, & i nasi de gli huomini non ne fussino
osf:si. Et m' è parlo che sopra tutto avertissero, di discostare, £-: ri'ìovere dallo
edificio ogni acqua piovana , si per altri conti, si ancora perche il piano dello
edificio non si inumidilse , & mi pare che egli avertissero di lasckre i vani in
luoghi accommodatissimi, donde faceslero allo edificio comrr.odità maggiori. Et
a me piace grandemente che i pozzi si ponghino nella più publica , & larga par-
te della casa, purché vi sieno polli a ragione, con degni (p.»tii , & che non oc-
cupino il tutto. Et i naturali afsermano che le acque allo scoperto sono più
sincere , & più purgate. Ma in qualunque parte dello ediScio sieno, o pozzi
asfondi, o sogne lallricate , o donde habbino a gittarsi acque , o humidirati,
quivi bisogna che sieno i vani fatti in tal modo, che vi pafsi grande abondan-
za d'aria, acciò che le humide esaltationi, si cavino fuora del pavimento, &
purghinsi per il paslare de Venti, & per il ripercotimento dell'aria. Habbiamo
a baifanza insin qui raccolto insieme i disegni delli edificii, che pare che si ap-
partenghino all' opere generalmente , notato da per sé ciascun genere delle co-
te, eh» dire si debbono. Hora ci retta a trattare dell'opera, & del muramen-
to delli edificii. Ma tratteremo prima della Materia, & di quelle cole, cn?
bisogna apparecchiare per la Materia.
DEL-
 
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