Alberti, Leon Battista; Bartoli, Cosimo [Übers.]: Della architettura, della pittura e della statua (Bologna, 1782)

LIBRO SECONDO

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di Vite, esserli mantenuta per infiniti d'anni, incorrotta; & tutti dicono che
e' non è legno alcuno più eterno. In Arriana, Regione della India , son Viti
tanto grasse , secondo che racconta Strabone, che duoi huomini abbraccieria-
no a gran pena il pedale , In Utica dicono esser durata una coperta di Cedro
anni mille ducento settantaotto. In Ispagna nel Tempio di Diana, dicono es-
servi durate Travi di Ginepro, da ducento anni innanzi lo eccidio di Troia
per insino a tempi di Annibale . Ma il Cedro ha certo natura maravigliosa , sé
come dicono, e' non tiene i chiodi. Ne Monti presso al lago di Garda è una
sorte di Abeti che sé tu ne farai vasi, non terranno il Vino, sé tu non gli ugni
prima con Olio . Hor balli insino a qui delli Alberi ,
Delle fietre unimersalmente : quando Jì debbino cwvare , & quando mettere in opera ,
quali Jteno pu sacili , (b* quali pu dure , o migliori, o pia durabili.
CAP, Vili.
HAnnosi ancora a ordinare le Pietre, che hanno a servire per le Mura,
Quelle saranno di due sorti. Alcune serviranno per ordinare , & fare le
calcine ; & alcune per alzare 1' edificio, & di quelle tratteremo prima , ma sì
Der esser breve, sì ancora perche elleno son cose molto note, né lasceremo as-
*ai in dietro . Né starò qui a disputare quelle cose naturali, che de principii,
& de gli origini delle Pietre si dicono. Et sé quei principii viscosi per la com-
mistione dell' Acqua, & della Terra ; prima in fango, dipoi in Pietra si indu-
rirono ; o quel che si dice delle Gemme, sé le si sieno ralTodate, & cresciu-
te per il calore, q forza, o raggio del Sole , o perche e' sian nella Terra più
preuo si come delle altre cose, certi semi naturali delle Pietre, Et sé nelle Pie-
tre avenghino i colori da un determinato mescolamento di liquida acqua con
minutilsimi corpi di Terra ; o pure da una certa connaturale forza del suo
proprio seme, o da una impresone ricevuta da raggi del Sole, Et perciò tutte
quelle cosi fatte cose, ancor che sacessero forsè a proposito , per adornare il fat-
to nostro , io pure le lascierò in dietro. Et seguiterò di parlare de modi del-
lo edificare, come che infra Artefici approvati per lo uso, & per la ar-
te ; trattandone più liberamente, & più scioltamente, che non ricercherebbe-
ro forsè quelli che esatrissimamente filosofassero . Catone dice che le Pietre si
cavino di State , & si tenghino allo scoperto , & non si mettino in opera, sé
non passati i duoi anni : di State, accioche le Pietre non avezze, si assuefac-
cino a poco a poco a Venti, a diacci, & alle pioggie, & alle altre ingiurie de
Tempi: Percioche sé le Pietre subito cavate delia cava, pregne del nativo sugo,
& hurnare, si pongono a Venti crudi, & a subiti diacci , si fendono, & si ri-
solvono . Tenghinsi allo scoperto , accioche e' si vegga la bontà di ciascuna Pie-
tra , & quanto ella sia forte contro alle cose , che la molellano ; a quello mo-
do quasi che facendo esperienza di quanto elleno sieno per durare , sé ne fac-
cia pruova. Non si mettino in opera sé non dopo duoi anni; acciò, che quel-
le, che per loro natura sono frali, & che arrecherebbero difetto nell'opera,
non ti sieno ascose ; & acciò che tu le separi dalle migliori : Percioche infra
tutte le sorti delle Pietre, è certo che sé ne trovano alcune, che infra loro son
varie : In modo che alcune alla aria diventano dure, & alcune bagnate dalle
brinate contraggono certa ruggine , & si disfanno, & limili . Ma quali quelle
siano, secondo la varietà, & la natura de luoghi, dall' uso, & dalla esperien-
za , lì conoscono benissimo, & in modo , che tu potrai più rollo imparare me-
glio ii valore, & la virtù di ciascuna Pietra, dalli antichi edificii ; che dalli
scritti , & ricordi de Filosofi . Niente dimeno di tutte le sorti delle Pietre,
per parlarne sommariamente, siane lecito deliberarne in quello modo ; ogni Pie-
tra bianca è più tenera che la rossìgna; la transparente, è più trattabile che
la