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Alberti, Leon Battista; Bartoli, Cosimo [Übers.]
Della architettura, della pittura e della statua — Bologna, 1782

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https://doi.org/10.11588/diglit.1558#0263
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LIBRO SETTIMO.

«79

»! canto ultimo de la basa sinistra. Sopra quelle colonne si pone 1' architra-
ve, il fregio, il cornicione & il frontispicio, con quelle regole che diremmo
ne portici, de le quali trattammo a luogo loro. Furono alcuni che mellbno da
gli lati de le porte , in cambio di ilipiti , ornamenti di cornici , per il che
pedono il vano de la porta più aperto, lavoro certo più conveniente a le
dilicatezze de gli edificii de privati, & ma(lìmo de le finestre, che a le
porte de Tempii. Ne Tempi grandi, in quelle porte massimo dove non sono
altri vani , si divide l'altezza del vano in tre parti, l'una di sopra de le
quali si lascia per finellra & vi si fa la ferrata , & il rellante rimane per la
porta. Le porte ancora hanno lor diversi modi & lor diverse parti. Infra
quelle parti la principale è il cardinale che si fa in duoi modi . Percioche o
a canto a gli slipiti si mettono arpioni di ferro , overo da cantoni de le im-
polle da capo , & da piede eseono certi perni, sopra la punta de quali si bili-
cano gli usei, & si aprono & serrano . Le porte de Tempii, che per durare
quali sempre si fanno di bronzo, & di peso grandilsimo , più sicuramente si
voltano su bilichi, che su gli arpioni. Io non darò qui a raccontare le por-
te , che apprelTo gli hillorici, & appretto i poeti io ho letto vellite d'oro,
d'avorio, & di starue tanto gravi, che non si potevano aprire senza una gran
moltitudine d' huomini, & con lo strepiro loro mettevano altrui spavento. Io
certo in quello lodo la facilità de lo aprirle, & del serrarle. Sotto la punta
adunque del perno , o bilico si metterà una ralla fatta di bronzo , & di (la-
gno , & quella ralla si scaverà bene a dentro ; scaverassi ancora la punta del
bilico, che regge la impolla a guisa di catino , talmente che infra il bilico &
• la ralla llringhino insieme una palla di ferro ben tonda, & ben pulita ; ma
quanto al bilico di sopra, eh'è in teda a la impolla, bil'ogna che sia nel
cardinale impiombata una spranga di ferro che habbia un' anello molto puli-
to , & molto liseio, nel quale entrando elso bilico muova, & cosi avverrà
che la porta non farà mai resistentia nel moverli, & con ogni poco di spinta
andrà dove tu vorrai . Ad ogni porta siano due impolle , che una si apra ver-
so uno lato , & l'altra verso 1* altro . Sieno quelle impolle groiTe la duode-
cima parte de la loro larghezza : adornansi con seorniciature, che polle sopra
1' impolle accerchiano atorno la grandezza di quella , & mettesene quante tu
vuoi, o due, o tre 1' una sopra 1' altra , o pur una sola semplice, & sé que-
lle seorniciature saranno due, melTe a giacere quali come scaglìoni 1' una so-
pra 1' altra , fa che fra tutte due piglino de la larghezza de la porta non più
che il quarto, né meno che il sello , & quella ultima che è polla a (lare sopra
1' altra più eminente, fa che ella sia il quinto più larga che quella di lotto : ma
sé elle saranno tre seorniciature, oilerverai in elle le misure de gli architravi
Ionici : ma sé atorno vi andrà una sola seorniciatura, facciasi non più de la
quinta, né meno de la settima parte. Sfonderanno le seorniciature a lo inden-
tro con una goletta. La lunghezza de le impolle si debbe dividere con le seor-
niciature per il traverso di maniera che gli spatii da alto occupino i duoi quin-
ti di tutta l'altezza de' vani de gli usei. Ne Tempii si adornano le finellre
non altrimenti che le porte; ma i vani di quelle, perche egli occupano vicino
al cielo de la volta la più alta parte de le mura, & con i loro angoli termi-
nano nel tondo Cielo de le cupole, per queslo si fanno tonde al contrario de
le porte , percioche elle sono il doppio più larghe che alte : & quella loro lar-
ghezza dividono con due colonnette, pollevi con quella regola, che si metto-
no ne le logge : ma quelle colonnette sono la maggior parte quadrate. I dilegni
de le zane, ne le quali si hanno a collocare o tavole dipinte, o (latue, si
fanno secondo il disegno de le porte, & con l'altezza loro occupano il terzo
del loro muro. A le finestre de'Tempii usavano porre in cambio di invetriate,
tavole di alabastro trasparenti, che fusfino gagliarde contro a le brinate, &
contro a venti, overo uno ingraticolato di bronzo , o di marmo, & i vani

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