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Io LIBRÒ' PRIMO

o dal mare, o dai monti, sieno più dell'altre moleste , perchè
dal continuato sole di quel giorno già riscaldato il luogo di-
vien poi più cocente per la sopravveniente afa cagionata dalle
riverberazioni de' raggi . Quindi sé avverrà che insieme con_>
questi soli i venti più gravi abbiano sentieri aperti da potersi
liberamente condurre a te, qual sarà cosa più moietta , o me-
no da sopportarsi ? Le aure fredde ancora della mattina a buon
ora, che levandoli ti presentino i vapori crudi, si debbono cer-
tamente fuggire . Abbiamo detto del sole e de' venti , mediante
i quali sentiamo l'aria variarli, e diventare sana od inferma > e
ne abbiamo parlato brevissimamente quanto ci pareva che qui
folte abbastanza, riserbandoci a discorrere di queste cose a loro
luogo più distintamente .
C A P O I V.
Qual Regione Jta pili comoda , e qual meno nel collocare
gli Edisici •
NEH'eleggere la regione sarà conveniente che essa sia ta-
le , che gli abitanti da ogni parte l'abbiano a trovar buo-
na , sì per la natura delle cose , si per la specie e consorzio
degli altri uomini . Né io certo edificherò in alcun alpro , ed
inaccessibile giogo delle Alpi una città, siccome aveva ordina-
to Caligola , e non costretto da una eflrema necessità schiverò
anche un deserto solitario , siccome dice Varrone , che era quel-
la parte della Francia , che egli trovò di là ben addentro dal
Reno , e come descrive Cesare essere fiata l'Inghilterra ne' tem-
pi suoi. Né mi piacerà sé quivi come in Egina, si avrà sola-
mente a vìvere di uova di uccelli, o di ghiande , come in alcuni
luoghi di Spagna si viveva a tempo di Plinio . Vorrei adunque
che non vi mancasse cosa alcuna, che fosse di bisogno ad tisar-
li.
 
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