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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0041
D E
DISEGNI
ee:
sta peste, secondo che scrive Plutarco, che il bere molto vino ;
queste son cose notissime . Dirò piuttosto di queir incredibil for-
za di veleno , che a* nostri tempi si è delia nella Puglia in Ita-
lia , ove per il morso ..di alcune tarantole terrestri gli uomini ca-
dono in varie specie di pazzie, e diventano come infuriati. Co-
sa maravigliosa a dire ! Nessun' enfiagione , nessun lividore , che
apparisca in alcun lato del corpo dall' acuto morso, o ago del-
la velenosa besfinola fatto si vede ; ma Cubito perduta la mente
attoniti si lamentano, e sé non è dato loto ajuto , si muojono .
Medicano questa malattia colla medicina di Teofrasto , che di-
ceva , che quelli che erano morsi dalle vipere, si guarivano col
suonare de' pifferi. I Musìci adunque con var; suoni mitigano ta-
le malattia , e quando poi pervengono a quel modo di suonare,
che è loro proprio , subito quasi detti si rizzano , e per alle-
grezza, secondo che è il derìderlo loro, con ogni, sforzo di ner-
vi , e forze si esercitan in esso suono . Quindi tu vedrai alcu-
ni così morsi esercitarsi saltando, ed alcuni cantando, ed al-
cuni esercitandosi , e sforzandoli in altre cose , secondo che il
' desiderio , e la pazzia loro li guida, sino a tanto che per sran-
chezza non ne possano più , e senza fermarsi mai sudarej
più giorni , e non per alcun' altra cagione riacquistare la lor
sanità , che per la sazietà della principiata, e concepita pazzia.
Abbiamo letto una cosa simile a questa esfer accaduta presfo
gli Albani popoli dell'Alia, che con tanto sforzo di cavalli com-
batterono contro Pompeo ; perciocché dicono esfer solito di ge-
nerarsi in quel luogo certi ragni , da' quali esfendo gli uomini
tocchi, altri erano forzati a morire ridendo, ed altri per 1' op-
posto a morire piangendo .
CAPO
DISEGNI
ee:
sta peste, secondo che scrive Plutarco, che il bere molto vino ;
queste son cose notissime . Dirò piuttosto di queir incredibil for-
za di veleno , che a* nostri tempi si è delia nella Puglia in Ita-
lia , ove per il morso ..di alcune tarantole terrestri gli uomini ca-
dono in varie specie di pazzie, e diventano come infuriati. Co-
sa maravigliosa a dire ! Nessun' enfiagione , nessun lividore , che
apparisca in alcun lato del corpo dall' acuto morso, o ago del-
la velenosa besfinola fatto si vede ; ma Cubito perduta la mente
attoniti si lamentano, e sé non è dato loto ajuto , si muojono .
Medicano questa malattia colla medicina di Teofrasto , che di-
ceva , che quelli che erano morsi dalle vipere, si guarivano col
suonare de' pifferi. I Musìci adunque con var; suoni mitigano ta-
le malattia , e quando poi pervengono a quel modo di suonare,
che è loro proprio , subito quasi detti si rizzano , e per alle-
grezza, secondo che è il derìderlo loro, con ogni, sforzo di ner-
vi , e forze si esercitan in esso suono . Quindi tu vedrai alcu-
ni così morsi esercitarsi saltando, ed alcuni cantando, ed al-
cuni esercitandosi , e sforzandoli in altre cose , secondo che il
' desiderio , e la pazzia loro li guida, sino a tanto che per sran-
chezza non ne possano più , e senza fermarsi mai sudarej
più giorni , e non per alcun' altra cagione riacquistare la lor
sanità , che per la sazietà della principiata, e concepita pazzia.
Abbiamo letto una cosa simile a questa esfer accaduta presfo
gli Albani popoli dell'Alia, che con tanto sforzo di cavalli com-
batterono contro Pompeo ; perciocché dicono esfer solito di ge-
nerarsi in quel luogo certi ragni , da' quali esfendo gli uomini
tocchi, altri erano forzati a morire ridendo, ed altri per 1' op-
posto a morire piangendo .
CAPO