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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0143
DELLE OPERE ii7
I tetti ancora hanno I' officio loro nelle mura ; e quindi è
che dicono di fare alle mura di mattoni crudi una cornice di mat-
toni cotti ; acciocché dalla fine del tetto o dalle grondaje sé ac-
qua alcuna vi cadesse , non nuoca loro , ma sieno difese dallo
iporto della medesima cornice. Per quella cagione si dee in-qual-
sivoglia luogo di tutto il redo del muro avvertire, che la corni-
ce gli Aia quali che per tetto, ben murata e stuccata dappertut-
to , acciocché scacci via tutte le ingiurie delle piogge.
Bisogna considerare ancora con quale rinforzo, e con quali
sostegni sopra un saldo muro si ritengano e si mettano insieme
molte pietre. Certo che quando ciò si considerà pare che a far
quello , la principal cosa debba esser la calcina ; ancorché secon-
do me non si debba congiugnere ogni pietra con essa . Imperoc-
ché i marmi nell'esiere tocchi dalla calcina, non solamenteper-
dono la candidezza loro, ma si macchiano di brutte e sanguino-
se macchie ; tanto grande è la superbia della bianchezza nel mar-
mo , che a gran pena può sopportare altro che sé ssesso . Che
più ì Del fumo si sdegna ; tocco dall' olio diventa pallido ; ba-
gnato dal vino rosso diventa paonazzo ; .sé è tocco da acqua ca-
vata dal legno del cassagno sin dentro diventa nero, e si guada
talmente , che dette macchie non sé ne vanno per raderlo che
si faccia . Per quello gli antichi usavano di mettere i marmi nudi
in opera quanto più potevano senza punto di calcina ; ma di quello
ne dir emo dipoi .
CAPO X.
Del vero modo del murare, s della convenienza
che hanno le pietre cols arena .
APpartenendosi all' ossicio di pratico maellro, non tanto di
• scegliere le cose più comode, quanto d' usare attamente e
comodamente quelle che egli può avere, noi seguiteremo discor-
I tetti ancora hanno I' officio loro nelle mura ; e quindi è
che dicono di fare alle mura di mattoni crudi una cornice di mat-
toni cotti ; acciocché dalla fine del tetto o dalle grondaje sé ac-
qua alcuna vi cadesse , non nuoca loro , ma sieno difese dallo
iporto della medesima cornice. Per quella cagione si dee in-qual-
sivoglia luogo di tutto il redo del muro avvertire, che la corni-
ce gli Aia quali che per tetto, ben murata e stuccata dappertut-
to , acciocché scacci via tutte le ingiurie delle piogge.
Bisogna considerare ancora con quale rinforzo, e con quali
sostegni sopra un saldo muro si ritengano e si mettano insieme
molte pietre. Certo che quando ciò si considerà pare che a far
quello , la principal cosa debba esser la calcina ; ancorché secon-
do me non si debba congiugnere ogni pietra con essa . Imperoc-
ché i marmi nell'esiere tocchi dalla calcina, non solamenteper-
dono la candidezza loro, ma si macchiano di brutte e sanguino-
se macchie ; tanto grande è la superbia della bianchezza nel mar-
mo , che a gran pena può sopportare altro che sé ssesso . Che
più ì Del fumo si sdegna ; tocco dall' olio diventa pallido ; ba-
gnato dal vino rosso diventa paonazzo ; .sé è tocco da acqua ca-
vata dal legno del cassagno sin dentro diventa nero, e si guada
talmente , che dette macchie non sé ne vanno per raderlo che
si faccia . Per quello gli antichi usavano di mettere i marmi nudi
in opera quanto più potevano senza punto di calcina ; ma di quello
ne dir emo dipoi .
CAPO X.
Del vero modo del murare, s della convenienza
che hanno le pietre cols arena .
APpartenendosi all' ossicio di pratico maellro, non tanto di
• scegliere le cose più comode, quanto d' usare attamente e
comodamente quelle che egli può avere, noi seguiteremo discor-