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Alberti, Leon Battista; Bartoli, Cosimo [Übers.]
I Dieci Libri Di Architettura — Rom, 1784

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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0173
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DELLE OPERE IN GENERE 147
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loro piaceri ; di modo che sé alcuno dicesse che gli edisicj sieno
flati fatti, alcuni per la necessità della vita, alcuni per l'oppor-
tunità de' bisogni , ed alcuni per i diletti degli uomini , secondo
i tempi , forsè direbbe il vero , e bene . Ma quando noi andia-
mo guardando intorno la grande abbondanza e varietà degli edi-
ficj , facilmente conosciamo , che tutti non solamente sono flati
fatti per quelli bisogni , 0 preparati più per una cagione che per,
un' altra, ma ci avveggiamo , che la varietà e le tante sorti loro
sono principalmente nate dalla varietà degli uomini . Quindi sé
noi vorremo diligentemente esaminare, siccome ci siam proposti
di fare , le diverse sorti e parti degli edisic; , dobbiamo in-
cominciare ogni noflra investigazione dal considerare prima mol-
to accuratamente le differenti qualità degli uomini , per cagione
de' quali si fanno gli edisic; , e per uso de' quali si variano , ac-
ciocché quindi conosciute tutte le cose, si tratti di loro più di-
stintamente. ■
Raccontiamo adunque per quella cagione ciò che della di-
visione della moltitudine degli uomini dicessero que' dottillimi an-
tichi fondatori delle repubbliche e delle leggi, i quali con Au-
dio , cura e diligenza nel riesaminare e discorrere simili cose, si
affaticarono con grandiisima lode . Dice Plutarco che Teseo di-
vise la repubblica in uomini che facesssero ed esponessero le leg-
gi umane e divine, ed in altri che attendessero ad eserciz; ma-
nuali . Solone distribuì i suoi cittadini, secondo il modo e laj
quantità dell'eflimo e delle ricchezze loro, in modo che chi non
raccoglieva dalle sue possessìoni trecento staja non era da lui an-
noverato ssj-i cittadini , Gli Ateniesi posero nel primo luogo
quegli uomini che erano ornati e pieni di dottrina , e dell' uso
delle cose, nel secondo luogo gli oratori, e nell' ultimo gli ar-
tigiani . Romolo separò dalla plebe i cavalieri ed i patrizj ; ed
il Re Numa divise la plebe secondo le arti . In Francia era laj
plebe quasi come schiava , e gli altri, dice Cesare, 0 erano sol-
dati,
 
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