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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0220
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LIBRO Q1UINTO
C. A P O I I I.
Della ragionevole fabbrica del portico, dell' entrone » delle falt_i
da fiate e da inverno, della torre, della fortezza , e della àì-
: 'iierjìtìt delle case regali, e dì quelle de' Principi nuovi.
I. O vorrei che vi fossero portici e copertnre non (blamente per
amore degli uomini, ma per rispetto ancora delle bestie , ac-
ciocché vi lì potessero difendere dal sole e dalle piogge. Accan-
to al vestibolo le logge, il luogo da palleggiare e da farli porta-
re, e limili hanno molto del grazioso , dove la gioventù standò
ad aspettare i loro vecchi, che tornino dal negoziare col Princi-
pe si possa esercitare nel saltare , nel giuocare alla palla , nel
tirar la pietra, e col fare alla lotta . Più addentro poi un gran-
de entrone o una grandisiìma sala, dove i clienti possano , appet-
tando i loro padroni, stare a disputare ; e dove sia preparato il
seggio da starvi il Principe a dar le sentenze . Siegua più adden-
tro un' altra sala, dove i principali dello flato si adunino insieme
a salu'tare il Principe , e a dire il parer loro di quel che sono do-
mandati . Sarà forsè conveniente farne due , una per la fiate ed
una per il verno . Soprattutto si dee avere riguardo all'antica e
firacca età de' vecchi padri, che vi si radunano , sicchè non vi sia
cosa men sana , e che possano starvi a disputare e a deliberare
delle cose senza alcun minimo impedimento, sino a tanto che ri-
cerca il bisogno e la necessità . Trovo presso di Seneca , che
Gracco primieramente , e poi Druso ordinarono di non dare
udienza a tutti in un medesimo luogo, ma di tenere la turba se-
gregata, e di ricevere alcuni in parte più segreta, alcuni con-,
molti , ed alcuni alla presenza di tutti , per dimostrare in quel
modo , quali fossero i loro primi e quali i loro secondi amici.
Se questo , o ti è lecito o ti piace , potrai fare più e diverse
porte, per le quali tu li possa ricevere dall' una e dall' altra par-
■ - te,
LIBRO Q1UINTO
C. A P O I I I.
Della ragionevole fabbrica del portico, dell' entrone » delle falt_i
da fiate e da inverno, della torre, della fortezza , e della àì-
: 'iierjìtìt delle case regali, e dì quelle de' Principi nuovi.
I. O vorrei che vi fossero portici e copertnre non (blamente per
amore degli uomini, ma per rispetto ancora delle bestie , ac-
ciocché vi lì potessero difendere dal sole e dalle piogge. Accan-
to al vestibolo le logge, il luogo da palleggiare e da farli porta-
re, e limili hanno molto del grazioso , dove la gioventù standò
ad aspettare i loro vecchi, che tornino dal negoziare col Princi-
pe si possa esercitare nel saltare , nel giuocare alla palla , nel
tirar la pietra, e col fare alla lotta . Più addentro poi un gran-
de entrone o una grandisiìma sala, dove i clienti possano , appet-
tando i loro padroni, stare a disputare ; e dove sia preparato il
seggio da starvi il Principe a dar le sentenze . Siegua più adden-
tro un' altra sala, dove i principali dello flato si adunino insieme
a salu'tare il Principe , e a dire il parer loro di quel che sono do-
mandati . Sarà forsè conveniente farne due , una per la fiate ed
una per il verno . Soprattutto si dee avere riguardo all'antica e
firacca età de' vecchi padri, che vi si radunano , sicchè non vi sia
cosa men sana , e che possano starvi a disputare e a deliberare
delle cose senza alcun minimo impedimento, sino a tanto che ri-
cerca il bisogno e la necessità . Trovo presso di Seneca , che
Gracco primieramente , e poi Druso ordinarono di non dare
udienza a tutti in un medesimo luogo, ma di tenere la turba se-
gregata, e di ricevere alcuni in parte più segreta, alcuni con-,
molti , ed alcuni alla presenza di tutti , per dimostrare in quel
modo , quali fossero i loro primi e quali i loro secondi amici.
Se questo , o ti è lecito o ti piace , potrai fare più e diverse
porte, per le quali tu li possa ricevere dall' una e dall' altra par-
■ - te,