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https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0394
3(58
DELL' ARCHITETTURA
D 1
LEON BATISTA ALBERTI.
LIBRO OTTAVO
DEGLI EDIF1CJ PROFANI
CAPO I.
Dell' ornamento delle vie màilirè dentro o fuori della citta, e
dove fi abhìano a [atterrare o abbruciare i 'corpi morti.
N altro luogo abbiamo detto , che gli adornamenti che si
applicano alle opere giovano grandissimamente all' architet-
tura, ed è assai manifesto, che i medesimi adornamenti non
flanno bene in tutti gli edisicj . Imperciocché si dee usare
ogni arte, ogni induitria ed ogni fatica in fare che le opere sa-
gre, e massime le pubbliche sieno ornatissìme, come quelle che
si fanno per gli di; , dove che le secolari non si fanno te non per
gli uomini. Le cose men degne adunque debbono cedere alle più
degne, benché esse ancora si adorneranno delle loro parti e de'lo-
ro adornamenti. Avendo pertanto nel passatq libro insegnato co-
me abbiano ad esser fatti gli edisicj sagri pubblici , e con chej
maniera, ora ci refla a trattare degli edisicj secolari . Andremo
lpiegando adunque quali adornamenti si debbano assegnare a qua-
lunque di loro . Primieramente io penso che la strada sia cosaj
pubblica, poiché essa è ordinata pet cagione de' cittadini, e per
corno-
DELL' ARCHITETTURA
D 1
LEON BATISTA ALBERTI.
LIBRO OTTAVO
DEGLI EDIF1CJ PROFANI
CAPO I.
Dell' ornamento delle vie màilirè dentro o fuori della citta, e
dove fi abhìano a [atterrare o abbruciare i 'corpi morti.
N altro luogo abbiamo detto , che gli adornamenti che si
applicano alle opere giovano grandissimamente all' architet-
tura, ed è assai manifesto, che i medesimi adornamenti non
flanno bene in tutti gli edisicj . Imperciocché si dee usare
ogni arte, ogni induitria ed ogni fatica in fare che le opere sa-
gre, e massime le pubbliche sieno ornatissìme, come quelle che
si fanno per gli di; , dove che le secolari non si fanno te non per
gli uomini. Le cose men degne adunque debbono cedere alle più
degne, benché esse ancora si adorneranno delle loro parti e de'lo-
ro adornamenti. Avendo pertanto nel passatq libro insegnato co-
me abbiano ad esser fatti gli edisicj sagri pubblici , e con chej
maniera, ora ci refla a trattare degli edisicj secolari . Andremo
lpiegando adunque quali adornamenti si debbano assegnare a qua-
lunque di loro . Primieramente io penso che la strada sia cosaj
pubblica, poiché essa è ordinata pet cagione de' cittadini, e per
corno-