DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.1559#0443
DEGLI EDIPICI PROFANI
*i?
Ma de'pubblici ve ne sono altri ancora, .che non spettano sé non a'eit-
tadini principali, ed a quei che governano Io flato , come è il
luogo dove si raduna il consiglio , la curia e il senato, de' quali
.dobbiamo trattare al presente •
P O IX.
C A
Dell' adornare i luoghi del consiglio e le curie, de'hofchi, dellc_>
■ città, de' luoghi da nuotare, delle librerie , delle fcuole, delle
Jlalle, degli arfcnalì, e degli finimenti matematici.
PLatone volea che il luogo dove s' avea a radunare il consi-
glio forsè un tempio. I Romani aveano un luògo determina-
to , che chiamavano comizio . A Ceraunia vi era un bosco folto
consagrato a Giove, dove gli Achei si radunavano a discorrere sulle
cose dello fiato loro . Molte altre città faceano i loro consigli
nel mezzo della piazza. A' Romani non era lecito radunare il se-
nato , sé non in luogo determinato dagli augurj , e il più del-
le volte lo radunavano ne'tempj . Dipoi tisarono di fare le curie,
e Varrone dice, che esse erano di due sorti, una dove i sacen-
doti attendevano alle.cose di religione', l'altra dove il senato da-
va ordine alle cose secolari. Delle proprietà particolari di qua--
lunque dì quesie due curie non ho io cosa certa a dire ; ma pos-
sìamo bene andare congetturando che la prima fosse assai rimilo
ad un tempio , e 1' altra più limile ad una basiiica.
La curia de' sacerdoti adunque sarà in volta , e quella de' se-
natori sarà col palco . In amendue gli uomini da consiglio sono
ricercati a dire il parer loro , e perciò bisogna avere rispetto ai
modi delle voci. Pertanto bisogna che vi sia qualche cosa, che non
lasci spargere in alto le voci, e massime nelle volte, acciocché rim-
bombando non allo'rdin gl'orecchi, né sarà maraviglia sé per farle più'
graziose , e per utilità ancora vi si metteranno nelle mura alcu-.
ne cornici. Io ho rilevato dalle fabbriche degli antichi, che essì
Kkk s facea-
*i?
Ma de'pubblici ve ne sono altri ancora, .che non spettano sé non a'eit-
tadini principali, ed a quei che governano Io flato , come è il
luogo dove si raduna il consiglio , la curia e il senato, de' quali
.dobbiamo trattare al presente •
P O IX.
C A
Dell' adornare i luoghi del consiglio e le curie, de'hofchi, dellc_>
■ città, de' luoghi da nuotare, delle librerie , delle fcuole, delle
Jlalle, degli arfcnalì, e degli finimenti matematici.
PLatone volea che il luogo dove s' avea a radunare il consi-
glio forsè un tempio. I Romani aveano un luògo determina-
to , che chiamavano comizio . A Ceraunia vi era un bosco folto
consagrato a Giove, dove gli Achei si radunavano a discorrere sulle
cose dello fiato loro . Molte altre città faceano i loro consigli
nel mezzo della piazza. A' Romani non era lecito radunare il se-
nato , sé non in luogo determinato dagli augurj , e il più del-
le volte lo radunavano ne'tempj . Dipoi tisarono di fare le curie,
e Varrone dice, che esse erano di due sorti, una dove i sacen-
doti attendevano alle.cose di religione', l'altra dove il senato da-
va ordine alle cose secolari. Delle proprietà particolari di qua--
lunque dì quesie due curie non ho io cosa certa a dire ; ma pos-
sìamo bene andare congetturando che la prima fosse assai rimilo
ad un tempio , e 1' altra più limile ad una basiiica.
La curia de' sacerdoti adunque sarà in volta , e quella de' se-
natori sarà col palco . In amendue gli uomini da consiglio sono
ricercati a dire il parer loro , e perciò bisogna avere rispetto ai
modi delle voci. Pertanto bisogna che vi sia qualche cosa, che non
lasci spargere in alto le voci, e massime nelle volte, acciocché rim-
bombando non allo'rdin gl'orecchi, né sarà maraviglia sé per farle più'
graziose , e per utilità ancora vi si metteranno nelle mura alcu-.
ne cornici. Io ho rilevato dalle fabbriche degli antichi, che essì
Kkk s facea-