CII
virtù, vivo ha rîscossi daFEDERICO onori più
durevoli ancora de’marmi e delle statixe, Ie qua-
li non sostengono la forza del tempo, che le ma-
teriali opere degli uomini disperde e consuma. II
monumento più perenne d’ ogni marmo e d’ogni
hronzo , e che passerà illeso all’ eternità , è la
sortuna d’essere una parte non picciola dell’isto-
ria di un re di nome immortale, e d'essere sta-
to celebrato non solo nelle private lettere , ma
anche ne’puhblici libri diFEDERICO, che 1’
oltraggio non temono e le vicende del tempo ,
e ne’ quali vedranno i tardi posteri 1’ onor som-
mo , ch’ egli ha fatto al conte Algarotti, anche
quando lo ha lodato nella sua epistola ad Er-
motimo, e quando lo ha compreso nel numero
delle poche persone , alle quali ha intitolate
quelle sue tanto celebrate epistole in versi, del-
le quali persone alcune sono Principi del regio
suo sangue , e nondimeno di nessuna ha fatto
sx magnihco ed enfatico elogio , coxne del con-
te Algarotti chiaxnandolo :
^4mabil germe dell'antica Ausonia ,
In cui tutto riluce il genio 'vivo ,
JLa grazia , e il gusto di que' spirti adorni,
Figli di Roma ai suoi felici tempi,
Tali sono i premj, che la bontà e le lettere han-
no ricevuti da FEDERICO IL GRANDE nel-
la persona del conte Algarotti ; e i Principi rea-
li p Enrico, Federico , e Gugîielmo non hanno
ceduto
virtù, vivo ha rîscossi daFEDERICO onori più
durevoli ancora de’marmi e delle statixe, Ie qua-
li non sostengono la forza del tempo, che le ma-
teriali opere degli uomini disperde e consuma. II
monumento più perenne d’ ogni marmo e d’ogni
hronzo , e che passerà illeso all’ eternità , è la
sortuna d’essere una parte non picciola dell’isto-
ria di un re di nome immortale, e d'essere sta-
to celebrato non solo nelle private lettere , ma
anche ne’puhblici libri diFEDERICO, che 1’
oltraggio non temono e le vicende del tempo ,
e ne’ quali vedranno i tardi posteri 1’ onor som-
mo , ch’ egli ha fatto al conte Algarotti, anche
quando lo ha lodato nella sua epistola ad Er-
motimo, e quando lo ha compreso nel numero
delle poche persone , alle quali ha intitolate
quelle sue tanto celebrate epistole in versi, del-
le quali persone alcune sono Principi del regio
suo sangue , e nondimeno di nessuna ha fatto
sx magnihco ed enfatico elogio , coxne del con-
te Algarotti chiaxnandolo :
^4mabil germe dell'antica Ausonia ,
In cui tutto riluce il genio 'vivo ,
JLa grazia , e il gusto di que' spirti adorni,
Figli di Roma ai suoi felici tempi,
Tali sono i premj, che la bontà e le lettere han-
no ricevuti da FEDERICO IL GRANDE nel-
la persona del conte Algarotti ; e i Principi rea-
li p Enrico, Federico , e Gugîielmo non hanno
ceduto