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XXI.
Ahimè ! chi sa , ch’oracolei, che mia
Jo dissi già senza vantarmi molto,
Quel forte nodo adamantino sciolto,
Che amor distretto di sua mano ayia,
Forse ad altro, che più vicin le fia,
La man dolce non stringa, e me già tolto
Dal cuor non abbia, ove già impresso e scolto
Eternamente pur star vi devria?
Che certo fede tale in altri mai
Non fie , che trovi : ed ella ben sel vede,
Che ne ha fatto assai volte sperimento .
Ma che val, lasso, a me mia antica fede ?
Tu fortunato allato ognor le stai,
Ed io lontan ben cento miglia e cento.
XXI.
Ahimè ! chi sa , ch’oracolei, che mia
Jo dissi già senza vantarmi molto,
Quel forte nodo adamantino sciolto,
Che amor distretto di sua mano ayia,
Forse ad altro, che più vicin le fia,
La man dolce non stringa, e me già tolto
Dal cuor non abbia, ove già impresso e scolto
Eternamente pur star vi devria?
Che certo fede tale in altri mai
Non fie , che trovi : ed ella ben sel vede,
Che ne ha fatto assai volte sperimento .
Ma che val, lasso, a me mia antica fede ?
Tu fortunato allato ognor le stai,
Ed io lontan ben cento miglia e cento.