XXV.
O di selye, e di ninfe ,, o di odorate
Erbe, e di fonti Baldo padre ; o monte
Cafsio, che sotto a te miri le pronte
Barchette errar di remo e yela arinate !
O rive di freschfombre coronate ;
O isoletta, che l’altera fronte
Alzi da l’acque, e a le si chiare e conte
Hon cedi o in Adria o nel mar Tosco nate
O Lago tu specchio alla ninfa mia ?
Che dal vento irritato increspi, e poi
Sorgi simile a l’ocean fremente !
Qui da Cipro reconne i doni suoi
Venere bella, qui Bacco ridente
Da Temp© yenne, e qui pur Tempe obblia
O di selye, e di ninfe ,, o di odorate
Erbe, e di fonti Baldo padre ; o monte
Cafsio, che sotto a te miri le pronte
Barchette errar di remo e yela arinate !
O rive di freschfombre coronate ;
O isoletta, che l’altera fronte
Alzi da l’acque, e a le si chiare e conte
Hon cedi o in Adria o nel mar Tosco nate
O Lago tu specchio alla ninfa mia ?
Che dal vento irritato increspi, e poi
Sorgi simile a l’ocean fremente !
Qui da Cipro reconne i doni suoi
Venere bella, qui Bacco ridente
Da Temp© yenne, e qui pur Tempe obblia