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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 2) — Venezia, 1791 [Cicognara, 3-2]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28021#0192
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i84 Dialoôo

raggi paralleli y o che deriyano da un ptm-
to , dando sopra nna lente , sono da essa
uniti in un punto : ma a parlar giustamen-
te , non è un punto, dove i raggi concor-
rono passata Ia lente; ma tm picciolo cer-
chio . Talchè a ogni punto di tm oggetto
corrisponde nella immagine di esso , che
ne forma la lente , uno spazietto : e tali
spazietti contigui tra loro , venendo ad en»
trare alquanto F uno nell’ altro, e ad in-
taccarsì insieme ; non puô a meno , che
tutta la immagine non riesca alquanto con-
fusa : come farebbe una miniatnra, che non
fosse abbastanza fina, e granita a dovere »
Tanto che, disse la Marchesa , voi mi ave-
te rappresentato coteste lenti j come i poe-
ti ne rappresentano gli uomini ; non qua-
li sono , ma quali si vorrebbe, che fosse-
ro . Appunto , io risposi : e quello spaziet-
to o cerchio, che si chiama aberrazione
del lume , procede, come ben potete ve-
dere, Madama, da quelFattitudine che han-
no i raggi, allorchè refrangono, a sepa-
rarsi d’insieme . Yero è, che una qualche
colpa vi ha anche la fzgura, che si suol
dare d’ordinario alle lenti : ma troppo è

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