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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 2) — Venezia, 1791 [Cicognara, 3-2]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28021#0202
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ï94 D i a l o g o

natura qualunque esfetto, che da noi si
osserva, qualunque cosa si sia . Nè altri-
menti pare , che dobbiate pur credere :
massimamente dopo quanto udiste l’altro
di della dottrina del Cartesio . Ma ora sve-
larvi conviene i più riposti arcani della fi-
losoiia. Convien dirvi > che oltre a quella
sorza, un’ altra ancora ce ne è sparsa per
tutto l’universo, onde i corpi hanno come
sentore gli uni degli altri : benchè lontani
tra loro vicendevolmente si attraggono, e ,
rimosso che fosse ogni impedimento , cor-
rerebbono tutti ad unirsi insieme . E cote-
sta universale attrazione della materia , di
cui è un ramo Eattrazione particolare tra
i corpi e la luce, fu subodorata quasi che
in ogni tempo da coloro , che consideraro-
no più addentro il sistema dei mondo ; ma
fu discoperta veramente , posta in chiaro,
e ridotta a computo dal Neutono ; e ora-
mai si puè riguardare come la chiave del-
la iisica. La Marchesa recatasi in sè, e
ponendomi ben mente nel viso, adunque,
ripigliè , voi dite seriamente, che tutti i
corpi si attraggono ? Ecco un mondo no-
vello per me, dove io mi trovo tutta smar-

rita.
 
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