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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 3) — Venezia, 1791 [Cicognara, 3-3]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28022#0254
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64a S A G G Ï o

gran parte ancora ci lia Γ opera delîa ma-
no , cla cui dipende lo eseguire ciò, che
trovato ha la mente . E una volta che il
pittore sia ben fondato ne’principj dell’ar-
te, acquista dalh uso una facilità grandissi->
ma, e la matita o il pennello corre da sè,
senza quasi niuna fatica od impulso della
facoltà inventrice, Di fatti sappiamo, es-
sere stato costume di non pochi maestri
dipingere e ragionare in quel mentre con
chi stava a vedergli fare ; cosi comportan-
do la propria ciualità clell’ arte loro, che
e’ possano alcuna volta , come Giulio Cei
sare , aver Γ anima a più cose ad un tempo ,
Se persona ci è al mondo , a cui sia le-.
cito lusingarsi di provar lungamente feiici-
tà, il pittore è quel desso . Standosi il più
del tempo in çompagnia, e non solitario,
come necessariamente richiede il più clegli
altri stuclj ; rade volte avyiene, che ma-
ninconico ne contragga Γ umore , o burbe-.
ro . Quando si trova solo , ha come il poe-
ta , il soyrano piacere della creazione, e
sopra di esso il vantaggio, che Γ arte sua
è più popolare ; non ci essendo daH’uomQ
il più gentile sino al più grossolano , su

cui
 
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