S O P R A OrAZIO. 4^5
1 a ingenuità cli3 e’ mostra, che se gli perdo-
nano agevolmente i suoi difetti; e altri ar-
riva per sino a perdonargli, come si sa a
Montagna, il parlare di sè medesimo.
Ma quanto non si fa egli dipoi amare
per le belìissime qualità ch’ erano in lui !
Delle leggi delF amicizia ? ch’era uno de’
principaii punti della morale epicurea, era
osservatore religiosissimo, Niuna cosa met-
£eva egli a fronte di un piacevole amico;
e îra le più laide cose metteva il buccina-
re nel pubblico, che dai più è reputato gen-
ìilezza, ciò che nel calor del vino, o stan-
dosi a crocchio, esce dal cuore dei com-
Pa*
Consilium -pi'oprium; necjue enim, cjuum
lectulus, aut me
Porticus excepit, desummihi, Rectius hoe
est,
Hoc faciens vivam melius : sic dulcis ami-
cis
Occurrum : hoc cjuidam non belle: nurricjuid
ego illi
ïmprudens olim faciam simile? Hoc ega
mecum
Compressis agito labris,
Sat. 4* lib. L
1 a ingenuità cli3 e’ mostra, che se gli perdo-
nano agevolmente i suoi difetti; e altri ar-
riva per sino a perdonargli, come si sa a
Montagna, il parlare di sè medesimo.
Ma quanto non si fa egli dipoi amare
per le belìissime qualità ch’ erano in lui !
Delle leggi delF amicizia ? ch’era uno de’
principaii punti della morale epicurea, era
osservatore religiosissimo, Niuna cosa met-
£eva egli a fronte di un piacevole amico;
e îra le più laide cose metteva il buccina-
re nel pubblico, che dai più è reputato gen-
ìilezza, ciò che nel calor del vino, o stan-
dosi a crocchio, esce dal cuore dei com-
Pa*
Consilium -pi'oprium; necjue enim, cjuum
lectulus, aut me
Porticus excepit, desummihi, Rectius hoe
est,
Hoc faciens vivam melius : sic dulcis ami-
cis
Occurrum : hoc cjuidam non belle: nurricjuid
ego illi
ïmprudens olim faciam simile? Hoc ega
mecum
Compressis agito labris,
Sat. 4* lib. L