Militarï. 99
e <3a’disertori, in cui han messo radice quei
vizj, che disonorano la professione della
milizia. Che doveano adunque far quelii?
venir risolutamente alle mani, e credere
di non combattere, servendosi sol tanto del
saettume, e de’tiri delle macchine; come
fece Vespasiano oontro alle sortite de’Giu-
dei a Jotapata, che non voleva altrimenti
combatter, ma ridur conlafame (i). E che
debbono fare i nostri? quello, che dice un
valoroso francese, ed in efsetto si fa: nien-
îe promettersi della virtù del soldato, e
conhdare interamente negli spari delle ar-
tiglierie (a).
Non so, se tutto questo vi parrà bastan-
te contro un'arme, che è riputata il lin-
guaggio, la ragione ultima dei re: so be-
ne, che io non potrô mai diryi abbastan-
za, quanto io sia vostro.
Di vilia 5. Agosto 1759.
(.1) Joseph de bello jud, lib. III. cap, 7.
(2) Ee comte de Beausobre tableau militaî-
re des Grecs art. 20. Tom. II. de ses com-
mentaires sur la defense des places d' AEneas
le tacticien ,
G 2
e <3a’disertori, in cui han messo radice quei
vizj, che disonorano la professione della
milizia. Che doveano adunque far quelii?
venir risolutamente alle mani, e credere
di non combattere, servendosi sol tanto del
saettume, e de’tiri delle macchine; come
fece Vespasiano oontro alle sortite de’Giu-
dei a Jotapata, che non voleva altrimenti
combatter, ma ridur conlafame (i). E che
debbono fare i nostri? quello, che dice un
valoroso francese, ed in efsetto si fa: nien-
îe promettersi della virtù del soldato, e
conhdare interamente negli spari delle ar-
tiglierie (a).
Non so, se tutto questo vi parrà bastan-
te contro un'arme, che è riputata il lin-
guaggio, la ragione ultima dei re: so be-
ne, che io non potrô mai diryi abbastan-
za, quanto io sia vostro.
Di vilia 5. Agosto 1759.
(.1) Joseph de bello jud, lib. III. cap, 7.
(2) Ee comte de Beausobre tableau militaî-
re des Grecs art. 20. Tom. II. de ses com-
mentaires sur la defense des places d' AEneas
le tacticien ,
G 2