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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 5) — Venezia, 1791 [Cicognara, 3-5]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28024#0163
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Militahï. i 55

Xìl nostri avvenuto quello, clie predisse il
Montagna che sarebbe avvenuto un giorno.
Credea egli pure, che fosse assai maggiore
lo strepito, che menano le nostre armi da
fuoco, che il danno che recano ; e spera-
va, che gli uomini avrian posto più sede
in una spada che stringon con mano, che
in una pallottola, dic’egli, che scappa lo-
ro da un sucile (i). Ma non è da crede-
re, çhe sia per succedere a’giorni nostri
iin cosi gran mutamento î e forse la prin-
cipal ragione ne è il vedere, come il Tur»
co sia stato tante volte da noi vinto, non
ostante che sia costume de'giannizzeri, spa-
rati i moschetti trar fuora. la sciabla, ch’è
appunto i’uso romano del por niano alla

spada

(i) II est bien plus apparent de s’asseurer
d' une espée, que nous tenons au poing, cjue
du boulet, cjui eschappe cle nostre pistolet...
e più sotto : sauf Γestonnement des oreilles ,
à cjuoy desoi'maîs chacujt est apprivoisè , je
croy cjjie cest unarme de fort peji d' esfect,
et f espere , cjue nous en cjjiitterons un jour
Γ usage .

Essays liv. I. chap, 48- des destriers „
 
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