Militarï. 271
r& sî dispersero su’fîanchi in luoghi ad es-
so ioro dal capitano appostati; e la fante-
ria della prima schiera fece ritirata cli ver-
so il colle. I Turchi gridando vittoria tut-
tavia, e con gran disordine, erano alle spal-
le de’fuggitivî. Salirono i giannîzzeri dietro
alle fanterie persiane; e come e’furono en-
trati dentro nello agguatOj, voltarono queste
faccia, secondo l’ordine di Koulicano, e
diedero fuoco. Simile fecero quelle, che
stavano un po’più su tra le batterie, e quel-
le da'lati; sicchè a un medesimo tempo lan-
ciavasi sopra i Turchi il fuoco da fronte
e da’fianchi. Si seopersero allora le batte-
rie : nè forse il cannone gioco mai con tan-
7 O
to esito, e con tanta furia. AI segnale del-
lo sparo delle artiglierie si riunirono dalle
selve i cavalli, e sugli spahi si gittarono,
che quasi sbandati da ogni parte gl’insegui*
vano.
La novità della cosa atterri î più animo-
si tra’Turchi; e tardi s’accorse il yecchio
Osmano, che avea a fare con un nemico
più scaltro ancora ed astuto, che immagi-
nato non avea. Fece ogni immagînabile sfor«
20, ogni prova per rimetter la zufsa; die-
de
r& sî dispersero su’fîanchi in luoghi ad es-
so ioro dal capitano appostati; e la fante-
ria della prima schiera fece ritirata cli ver-
so il colle. I Turchi gridando vittoria tut-
tavia, e con gran disordine, erano alle spal-
le de’fuggitivî. Salirono i giannîzzeri dietro
alle fanterie persiane; e come e’furono en-
trati dentro nello agguatOj, voltarono queste
faccia, secondo l’ordine di Koulicano, e
diedero fuoco. Simile fecero quelle, che
stavano un po’più su tra le batterie, e quel-
le da'lati; sicchè a un medesimo tempo lan-
ciavasi sopra i Turchi il fuoco da fronte
e da’fianchi. Si seopersero allora le batte-
rie : nè forse il cannone gioco mai con tan-
7 O
to esito, e con tanta furia. AI segnale del-
lo sparo delle artiglierie si riunirono dalle
selve i cavalli, e sugli spahi si gittarono,
che quasi sbandati da ogni parte gl’insegui*
vano.
La novità della cosa atterri î più animo-
si tra’Turchi; e tardi s’accorse il yecchio
Osmano, che avea a fare con un nemico
più scaltro ancora ed astuto, che immagi-
nato non avea. Fece ogni immagînabile sfor«
20, ogni prova per rimetter la zufsa; die-
de