M I L I T A R E . 447
si, che ciô fosse seguito, ponendo che fos-
sero stivati insieme gli astati i principi e i
triarj, corae vuole il Folard ; quando nel
combattiniento gli fa serrare gli uni addos-
so aeli altri, senza che tra loro vi riman-
ga nè meno quella distanza di quattro pas-
si, che gli divideva da principio? Gli asta-
ti allora messi in disordine e rispinti, si
sarebbono rovesciati addosso a’principi, e
questi a’triarj ; e tutti ingarbugliati insie-
me, terminata sarebbesi la cosa colla peg-
gio dei Romani. Che se per avventura un
volesse dire , che in virtù di una maravi-
gliosa disciplina gli astati posti in disordi-
ne avessero fatto ritirata per rnezzo agli spa-
zj, ch’erano tra una colonna e l’altra; al-
lora I principi sarebbono rimasi in testa
delle colonne, e sarebbono venuti a cozn-
batter eglino la seconda schiera di Anni-
bale, e a sconfiggerla, e non gli astati :
xl
χιπων nyi(MV(i συνάία.<τάμίνοι τό yiyovòs, ίΤίςΊΐσαγ
Tocs ct'JTGûv τ#ξβί . tgùV (Γί (υασάοφόρων xui των
KupyyiÏÏOvuttv τό ttKhtov μίροί τό μίν ύφ άυτων ,
(Ts U7TÓ των άτάτων «ντί χβ,τιχότη .
Id. ibid. η, ι3.
si, che ciô fosse seguito, ponendo che fos-
sero stivati insieme gli astati i principi e i
triarj, corae vuole il Folard ; quando nel
combattiniento gli fa serrare gli uni addos-
so aeli altri, senza che tra loro vi riman-
ga nè meno quella distanza di quattro pas-
si, che gli divideva da principio? Gli asta-
ti allora messi in disordine e rispinti, si
sarebbono rovesciati addosso a’principi, e
questi a’triarj ; e tutti ingarbugliati insie-
me, terminata sarebbesi la cosa colla peg-
gio dei Romani. Che se per avventura un
volesse dire , che in virtù di una maravi-
gliosa disciplina gli astati posti in disordi-
ne avessero fatto ritirata per rnezzo agli spa-
zj, ch’erano tra una colonna e l’altra; al-
lora I principi sarebbono rimasi in testa
delle colonne, e sarebbono venuti a cozn-
batter eglino la seconda schiera di Anni-
bale, e a sconfiggerla, e non gli astati :
xl
χιπων nyi(MV(i συνάία.<τάμίνοι τό yiyovòs, ίΤίςΊΐσαγ
Tocs ct'JTGûv τ#ξβί . tgùV (Γί (υασάοφόρων xui των
KupyyiÏÏOvuttv τό ttKhtov μίροί τό μίν ύφ άυτων ,
(Ts U7TÓ των άτάτων «ντί χβ,τιχότη .
Id. ibid. η, ι3.