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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 6) — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-6]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28025#0108
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febo V I A G G ì

parlatore, che sa tutte le lingue, e cono-
sce tutte le corti e tutti gli eserciti di Eu-
ropa, pieno di valore, e che dicesi servi-
re singolarmente alla fortuna.

Keith, uomo di posatissimo giudizio, che
con la dolcezza ha ottenuto dagli usfìziali
russi più sommissione, che qualunque al-
tro con la severità; che in mezzo all’armi
non ha punto trascurato le lettere, e con-
giunge con la pratica della guerra la teo-
ria più ragionata e più prosonda .

Lascy, incanutito sotto l’elmo, che sot-
to Pietro vide sorgere ìa gloria della Pius-
sia ; che non s’intrigò mai in affari di sta-
to, e seppe ubbidire a chiunque fu prepo-
sto per comandare. Dicesi, che a Pultava
domandò alCzar, se doveàsi salvare il fuo-
co sino a pochi passi dagli Svezzesi, o pur
darlo alla consueta distanza. Tal domanda
sorprese da principio il Czar; ma visto do-
ve rnirava, rispose di saìvare il fuoco ; e
ciò fu una delle cagioni della vittoria. Fu-
rono da lui guidati i Piussi sul Reno nell'
esercito del principe Eugenio. Grande fu
tosto Ia famigliarità, che nacque tra due
uomini tali; e vedendo i Russi e i Tede-

schi

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