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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 6) — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-6]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28025#0215
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vi R u .s s r a. ‘lo^
slcìera che da due secoli in qua è avvenu-
to in Venezia, pare, che l’Oiandese abbia
clato più vicino al segno, e più lontanetto
ne sia il nostro Manfredi; il qu'ale temet-
te per avventura cli non ofsendere con un
ardito calcoìo la comune credenza degli uo-
mini, per li quali la opinion sua troppo
avea del paradosso.

Ma una riprova bellissima delia Yerità di
quello ch’ egli osservò nel nostro mare, è
ciò che si osserva, siccome io le diceva,
nel Caspio . Anche quel vastissimo recipien-
te cl’acque per la quantità dei fìumi a’qua-
ii dà ricetto, e che menan seco quantità
di belletta e di sabbia, che si depone nel
fondo di esso, cresce di livello. Osservos-
si, che in tal luogo vicino ad Astracan,
dove nel 1722. ci erano solamente sei pie-
di di acqua, se ne trovava il doppio trent'
anni dappoi. Dalla banda dei Persiani la
©sservazioni confrontano con quelle della
Paissia. A Langarood il inare ha guadagna-
to tanto dal principio del secolo in qua,
che molte casucce poste altre volte in ri-
va ad esso, sono ora quasi del tutto coper-
te dall’ acqua ; e la baja di Astrabadche

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