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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 7) — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28026#0218
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& 10 Pensieri

dello ; nia disponga ognuno ed architetti a

posta sua la propira abitazione.

Di grandissimi vantaggi ha colui, che
prende a imitare un modello che ha sotto
gli occhi della fronte, sopra colui, che va
a cercarlo da lungi con gli oochi della fan-
tasia e dello intelletto. Da ciò può ancora
ricavarsi una ragione, perchè tanto fossero
sopra tutt’altri eccellenti nelle tragedie i
Greci; i quali non misero mai sulia scena
personaggi sorestieri, come fecero iLatini,
e come sacciam noi, ma vi misero sempre
i propi'j loro compatriotti : se già non si vo-
glia eccettuare il Serse di Eschilo compo-
sto di personaggi persiani, che a’Greci era»
no cosi noti, ch’ essere il possano presente-
mente i Francesi agl’Italiani. E da ciò an-
cora può ricavarsi una ragione, perchè so-
pra Cornelio e Racine s’innalzi tanto il co-
mico francese il divino Moliere.

Asrica te teneo, detto da Ginlio Ccsare,
qua'ndo sbarcato in Asfrica cadette in ter-
ra: Da te uon voglio altr oracolo che qucsto,
detto da Aiessandro, quando in giorno di
seria strascinò per un braccio 1 a sibilla al
tripode, mostrano come i grandi uomini san-

no
 
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