2g4 Lettere sulla TÌÀutrzr
ricercati a guisa di ornamento clello stile ;
come appunto il caso fu, checchè ne di-
cesse un gran partigiano della rima, ch©
fece rimare Orazio in que’versi della Poe-
tica :
.tua carmina dulcia sunto ;
Et cjuocumque 'volent animum auclitoris
agunto.
Se cosi possa dirsi de’ bisticcj del Caro,
altri il vegga: voi vedrete almeno, quanto
circospetto io sia nel condannarlo e quanto
io deferisca alle cattive ragioni eziandiq,
che aliegar potrebbonsi per avventura in sua
difesa .
Comechè sia di ciò, degna di riprensio'-
ne io crederei qualunque esitanza nel non
disapprovare quella fredda e puerile antite-
si, onde il Caro deturpa quel verso chiu-
dente il racconto dell’accecamento di Poli-
femo operato da Ulisse nel terzo :
Et tandem laeti sociorum ulciscimur umbras _
.Vendicando al fine,
Col tor la luce a lui, V ombre de nostri;
e la version simiimente di quel luogo del
set-
ricercati a guisa di ornamento clello stile ;
come appunto il caso fu, checchè ne di-
cesse un gran partigiano della rima, ch©
fece rimare Orazio in que’versi della Poe-
tica :
.tua carmina dulcia sunto ;
Et cjuocumque 'volent animum auclitoris
agunto.
Se cosi possa dirsi de’ bisticcj del Caro,
altri il vegga: voi vedrete almeno, quanto
circospetto io sia nel condannarlo e quanto
io deferisca alle cattive ragioni eziandiq,
che aliegar potrebbonsi per avventura in sua
difesa .
Comechè sia di ciò, degna di riprensio'-
ne io crederei qualunque esitanza nel non
disapprovare quella fredda e puerile antite-
si, onde il Caro deturpa quel verso chiu-
dente il racconto dell’accecamento di Poli-
femo operato da Ulisse nel terzo :
Et tandem laeti sociorum ulciscimur umbras _
.Vendicando al fine,
Col tor la luce a lui, V ombre de nostri;
e la version simiimente di quel luogo del
set-