bell’ Eneide del Caro .
3z7i
L E T T E R A V.
N E' del Caro, nè del suo Yirgilio pensa-
va io dovervi omai più rescrivere, gentilis-
simo Ermogene mio; e pareami ndire non
so chi ammonirci,
Claudite jam rivos pueri: sat prata biberunt,
col
Ridetur cliordd qui semper oberrat cddem,
a guisa dicommento. Ma cosi non va, co-
me altri dice, la bisogna. Crescere anzi do-
vrebbe sotto la mia penna un volume, se
io volessi ad altrui pormente; comechè le
ragioni per cui farlo dovrei iion vagliano
Einchiostro che in ciò si spenderebbe; nò
voi le mi poniate innanzi, come quelle che
muover debbano gran fatto l’animo mio.
Quali sono elleno in fatti queste ragioni?
Niuna per quanto amepaja, se per avven-
tura di ragioni in conto por non si voglia-
no certi vani clamori da me ben presenti-.
x 4 ti ^
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L E T T E R A V.
N E' del Caro, nè del suo Yirgilio pensa-
va io dovervi omai più rescrivere, gentilis-
simo Ermogene mio; e pareami ndire non
so chi ammonirci,
Claudite jam rivos pueri: sat prata biberunt,
col
Ridetur cliordd qui semper oberrat cddem,
a guisa dicommento. Ma cosi non va, co-
me altri dice, la bisogna. Crescere anzi do-
vrebbe sotto la mia penna un volume, se
io volessi ad altrui pormente; comechè le
ragioni per cui farlo dovrei iion vagliano
Einchiostro che in ciò si spenderebbe; nò
voi le mi poniate innanzi, come quelle che
muover debbano gran fatto l’animo mio.
Quali sono elleno in fatti queste ragioni?
Niuna per quanto amepaja, se per avven-
tura di ragioni in conto por non si voglia-
no certi vani clamori da me ben presenti-.
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