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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 8) — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-8]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28028#0166
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'*58 LeTTERE SOPÌIA

ti da tutti e tre a gara Funo dell’altró, il

più rasfaellesco è l’Adultera di Agostino.

Nella stessa galleria ci è una deposizioae
di croce in picciolo di Annibale, opera raol-
to bella. Raccontasi, che Annibale ingelo-
sisse e adombrasse diGuido, ai vedere da
lui eccellenteraente ricopiata quella tavolet-
ta. Non si sa, se la facesse al vedere un
altra eccellentissima copia fatta dallo stesso
della celebre sua limosina di san Rocco,
che ora si conserva in casa Zanchini, e va
di pari coll’originale. Ma certo egli avreb-
be adombrato assai più, se veduto avesse
il san Pietro, e san Paolo del medesimo
Guido, che è nella galleria Sampieri a fron-
te della sua deposizione. Trovansi quivi con
la inaestà romana riuniti gli scorti del Tia-
rini, e il chiaroscuro del Caravaggio ; ed
è a ragione reputata la più bella opera che
nscisse del suo pennello » Vola molto al
di sopra della tanto sua rinomata strage degl'
Innocenti, che è in sanDomenico, dove i
puttini sono bellissimi in vero, e così le
arie di volto delle niadri: raa queste han-
no bensi aperta la bocca, come se volesse-
ro gridare al vedere ii sangue sparso de’ lor

iìgiiuo-
 
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