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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 9): Lettere Varie; Parte 1 — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-9]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28029#0178
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3 7° L E ï T E R È

modo da guidare gli stessi pittori : e non
solo della lineare, rna altresi dell’aerea^
comparando i yarj gradi di viyezza del lu-
me con quelli delia intensità del suono ?
che, secondo che muove da maggior distan-
za, va ancora esso degradando a poco a
poco . Che più ? Poteya ancor guidare gli
antiquarj’ nel dar giudizio sopra le meda»
glie : talrnente fmo , a forza di esercitarlo
diyenuto era il suo tatto , che la minima
ruvidezza impercettibiie agli occhi più fini
non isfuggiya alle sue dita. Voi ben sape»
te che il perfetto polito è uno de’maggio-
ri segni dell’ antichità , E cosi egli che ave-
va tanto perfezionato quegli organi che ne
sono i migliori giudici poteya distinguere
a marayiglia le medaglie contrafsatte, ben-
chè Io fosser dall’arte tutta de’Padoanini,
e chi da più vaise ad ingannare in simil
genere. Dei più piccioli cambiamenti nell
atmosfera se ne accorgeva quanto il più
dilicato termometro . Nè meno era iino 1'
udito suo . Dicono ch' ei potesse distingue-
re sino ad una quinta parte di un tuonod
Ma la fantasia , che in lui era yivissima
spiccava singolarmente nel fare a mente e

con
 
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