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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 9): Lettere Varie; Parte 1 — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-9]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28029#0222
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& 14 L E T T É R E

e altre pochissinie cose . E creda pure, sî-
gnorBarone, che la parte sana d’Itaîia non
pensa altrimenti che io le dico. Che se i
più sono ammalati, e forse anche îontani
dallo stato di convàlescenza ; che vuoi el-
la? Gl’Inglési, se non sono d'otti, e non
ïianno la mente piena di cose, avrebbom
inille torti. Quanti sussidj non han mai !
Escono ogni giorno in Londra libretti so
pra la politica, sopra la silosofia , sopra ogni
materia, atti veramente a riscuotere una
nazione. La libertà del governo dà vigoria
alîo spirito, apre al sapere la strada della
fortuna : e se un vuole , püo cambiare ïa
sua dottrina e la sua eloquenza iû bei con-
tanti in titoli in giartiere. ï Francesi, ben-
chè sotto altro governo, hanno nondimeno
di grandissimi vantaggi anch’essi, che pur
sono una nazione grande ed unita. Se non
è loro lecito di entrare in certe materie,
il sapere circola perô senza interruzione d
una in altra provincia ; ogni cosa sa capo
in Parigi, e quivi si afsina, come altre voï-
te inter domince fastidia Romce. Yiene dai
Francesi unicamente coltivata e scritta la
propria lingua^ ed ella 1m prodotto e pro-

duce
 
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