£ì3o Lette re
si contentano di dirle su per il ben dell’
anime, non le stampano per farsi gloria
nel mondo .
Ma chi crederebbe, che le Chef d’oeu~
vre d'uninconnu, lìbretto che è tenuto ve*
ramente un capo d’opera , fosse pigliato
anch’esso da noi? II Pallavicini nel tratta-
to dello stile al capo trentunesimo, voìen-
do mettere in ridicolo coloro, i quali cre-
dono che ogni arte, ed ogni scienza si tro-
vino per entro ad Oraero, chi sapesse in-
tenderlo per il suo verso, tocca di un gra-
zioso commento fatto da Francesco Braccio-
lini , il quale avea trovato il midollo, dic’
egli, di molte eccelse dottrine in quattro
versi contadineschi, ch’erano ca.ntati dalla
marmaglia di Roma sopra un tal Cecco An-
tonio dali’Amatrice » Ed ecco il libro dei
Matanasio , il cui inerito sta più nellaidea,
che nella esecuzione .
Vadano ora iFrancesi, e accusino di pla-
giato iì Metastàsio, perchè imitò talvolta i
loro autori, e migliorar ne seppe alcuni
luoghi, come potrà ognuno vedere confron-
tando insieme la scena di Tito e di Sesto,
e k famosa di Ginjaa e di Augusto. Assai,
me-
si contentano di dirle su per il ben dell’
anime, non le stampano per farsi gloria
nel mondo .
Ma chi crederebbe, che le Chef d’oeu~
vre d'uninconnu, lìbretto che è tenuto ve*
ramente un capo d’opera , fosse pigliato
anch’esso da noi? II Pallavicini nel tratta-
to dello stile al capo trentunesimo, voìen-
do mettere in ridicolo coloro, i quali cre-
dono che ogni arte, ed ogni scienza si tro-
vino per entro ad Oraero, chi sapesse in-
tenderlo per il suo verso, tocca di un gra-
zioso commento fatto da Francesco Braccio-
lini , il quale avea trovato il midollo, dic’
egli, di molte eccelse dottrine in quattro
versi contadineschi, ch’erano ca.ntati dalla
marmaglia di Roma sopra un tal Cecco An-
tonio dali’Amatrice » Ed ecco il libro dei
Matanasio , il cui inerito sta più nellaidea,
che nella esecuzione .
Vadano ora iFrancesi, e accusino di pla-
giato iì Metastàsio, perchè imitò talvolta i
loro autori, e migliorar ne seppe alcuni
luoghi, come potrà ognuno vedere confron-
tando insieme la scena di Tito e di Sesto,
e k famosa di Ginjaa e di Augusto. Assai,
me-