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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 9): Lettere Varie; Parte 1 — Venezia, 1792 [Cicognara, 3-9]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28029#0373
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V A R ï E . 365

3i ; un altro ancora se ne osservô vaghissi»
mo a vedersi. E ciô furono di belle fran-
ge di color vario, che si vedeano orlare
le ombre dei corpi durante il tempo, che
altro luine non aveasi iri Berlino , che
quello deil’anello. Già non è dubbio, che
le ombre dei corpi non sieno di tali fran-
ge ornate in ogni tempo. Ma perehè si-
mili colori sono languidissimi, rimangono
spenti, come la luce delle stelle dal chia-
ror del giorno : si manifestarono bensi pel
debol lume dell’anello^ come si veggon
le stelle nel crepüscolo, e come si veg-
gono essi colori in una stanza buja, dove
altro non raggi, che un sottil fllo di luce .

Un’ altra cosa eziandio fu osservata in
quel medesimo ecclissi degnissima dell’at-
tenzione de’fìlosofì , benchè niente abbia
che fare colla disfrazione, Monsieur Mon-
nier famoso astronomo francese passô in
Iscozia per osservare quello ecclissi, che do-
vea ivi pure come in Berlino essere anui-
lare. Yi fu invitato da mylord Morton di-
lettantissimo di astronomia j da che elîa
pur sa, che in Inghilterra i più gran si-
gnori non si vergognano di esser dotti ; e

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