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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 11): Lettere Italiane — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-11]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28089#0060
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5a Lettkre

que di questo, e fra poco ii riinaneute a,
bocca. Io faccio un conto che voi dopo
san Martino, giorno in cui mi avete più
volte detto che costì si manffiano i gnoc-
chi, ve ne torniate aYenezia. Tre giorni
vi do di teinpo per congedarvi dagli ami-
ci letterati, c.ome a dire dall’abate Conti,
dal p. Lodoli, e che so io? Tre altri ve
ne concedo per gli amici geniali, voglio
dire quelli, co’quali si ha confidenza di
qualche amoretto, ( mettiamo della Chiaret-
ta, e sia detto solo a cagion d’esempio)
tre altri poi per gli amoretti stessi; giacchè
questi si confidano bensì agli amici, ma es-
si non se ne chiamano a parte, e si voglio»
no far segretamente tntte le convenienze>
di tal sorta ; il che tanto più vi si deve con-
cedere, quanto più ne mostravate voglia
nelle prime, che mi scriveste di Narvesa,
nelle quali spiegavate mancarvi qualche co-
sa di ciò che costituisce la felicità umana.
Tre giorni dunque per questi ancora. E
poi, che diamine volete di piu ? Yoi ne ave-
te abbastanza per un altro anno , o per lo
meno fino all’estate, tempo in cui suol tor-
nare il pizzicore di andar a Venezia. Piac-

co-
 
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