L É T s E R È
XX,
Roma 10. gennajo iy35t
JPiacemi oltremodo nella vostra lettera
dolctssima, che jeri mi pervenne, di vede->
re che dopo alcuni mesi d'indugio allo scri-
vermi, o piuttosto al riscriverini, voi non
adduciate di ciò alcuna scusa ; il che mi
fa intendere quel che più desidero -, cioò
che usate meco di quella maggior confìden-
za che ben dovete prendere nella nostra
amicizia, e che perciò il carteggiar meco
non vi è di soggezione alcuna, come ap-
punto il mio intendimento è che non vi
sia; e vi ringrazio che cosx facendo date a
me tanto maggior libertà di scrivervi, quan-
to conosco di portarvi colle mie meno d’in-
comodo. Benchè nè però aFfatto afsatto vi
siete voi astenuto dallo scusarvi , ma ìo ave-
te fatto per sì buon modo che non paja
che lo facciate, allegandomi alla sfuggita
alcune cagioni bastantissime ad assolvervi
d-a ogni colpa di ritardo, quando di tal as-
so-
XX,
Roma 10. gennajo iy35t
JPiacemi oltremodo nella vostra lettera
dolctssima, che jeri mi pervenne, di vede->
re che dopo alcuni mesi d'indugio allo scri-
vermi, o piuttosto al riscriverini, voi non
adduciate di ciò alcuna scusa ; il che mi
fa intendere quel che più desidero -, cioò
che usate meco di quella maggior confìden-
za che ben dovete prendere nella nostra
amicizia, e che perciò il carteggiar meco
non vi è di soggezione alcuna, come ap-
punto il mio intendimento è che non vi
sia; e vi ringrazio che cosx facendo date a
me tanto maggior libertà di scrivervi, quan-
to conosco di portarvi colle mie meno d’in-
comodo. Benchè nè però aFfatto afsatto vi
siete voi astenuto dallo scusarvi , ma ìo ave-
te fatto per sì buon modo che non paja
che lo facciate, allegandomi alla sfuggita
alcune cagioni bastantissime ad assolvervi
d-a ogni colpa di ritardo, quando di tal as-
so-