I N E D I T E . 345
tuttavia quella libertà , clie ìa vostra lettera
jni dà, e che l’amor mio riceve volentie-
ti : vo"lio dire che l’ho letto mutandolo
7 O
così corae sopra vi ho detto ; ed egli lo
iia sentito più d’una volta con quel piace*
re , che soglion sentirsi le bellissime cose
degli uomini grandissimi ; e coinechè egli
sia per iscrivervene, hammi impoirto che
ve ne scriva io intanto , rallegrandomi con
voi a nome suo. Io gli avrei mostrato an-
che l’endecasillabo vostro che molto e mol-
to mi piacque, se l’avessi avuto qui ; ma
corae sarò a Bologna, sì gliel mostrerò, e
sentiremo quello che egli ne dirà ; quan-
tunque quel genere di componimeuto non
sia di quegli che più si usano . Questo vi
ho scritto colla maggiore fretta del inon-
d.o ; pérciocchè il portatore premea. Ma
voi già ve ne siete accorto : accorgetevi an-
cora che io vi amo oltre quanto possiaino
e voi credere ed io dire . Oh ! io mi era
scordato di dirvi che il priino verso del
vostro ultinio terzetto e a me ed a San-
drino e’ parve tale , che esso non desideri
vaghezza niuna maggiore di quella che ha.
Àddio, Algarottino mio ,
tuttavia quella libertà , clie ìa vostra lettera
jni dà, e che l’amor mio riceve volentie-
ti : vo"lio dire che l’ho letto mutandolo
7 O
così corae sopra vi ho detto ; ed egli lo
iia sentito più d’una volta con quel piace*
re , che soglion sentirsi le bellissime cose
degli uomini grandissimi ; e coinechè egli
sia per iscrivervene, hammi impoirto che
ve ne scriva io intanto , rallegrandomi con
voi a nome suo. Io gli avrei mostrato an-
che l’endecasillabo vostro che molto e mol-
to mi piacque, se l’avessi avuto qui ; ma
corae sarò a Bologna, sì gliel mostrerò, e
sentiremo quello che egli ne dirà ; quan-
tunque quel genere di componimeuto non
sia di quegli che più si usano . Questo vi
ho scritto colla maggiore fretta del inon-
d.o ; pérciocchè il portatore premea. Ma
voi già ve ne siete accorto : accorgetevi an-
cora che io vi amo oltre quanto possiaino
e voi credere ed io dire . Oh ! io mi era
scordato di dirvi che il priino verso del
vostro ultinio terzetto e a me ed a San-
drino e’ parve tale , che esso non desideri
vaghezza niuna maggiore di quella che ha.
Àddio, Algarottino mio ,